Monticchio, cresce il centro polifunzionale donato dai lettori del GdB

Prende forma concreta la generosità dei tanti bresciani che con slancio, nelle ore immediatamente successive al tragico terremoto che nel 2009 devastò L’Aquila, aderirono alla sottoscrizione lanciata dal Giornale di Brescia.
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Prende forma concreta la generosità dei tanti bresciani che con slancio, nelle ore immediatamente successive al tragico terremoto che nel 2009 devastò L’Aquila, aderirono alla sottoscrizione lanciata dal Giornale di Brescia.

Oltre tremila lettori, che ora possono ben dire di aver gettato le basi e levato muri e tetto dello splendido scrigno di legno che a breve sarà il centro polifunzionale della comunità di Monticchio.

Quella nuova «casa» per la gente della piccola frazione aquilana cui la Leonessa è legata da un vincolo di amicizia speciale, germogliato nelle ore terribili del dopo terremoto, quando i tanti volontari della Protezione civile bresciana furono attivamente vicini alle centinaia di famiglie rimaste senza tetto.

Ora, quello che negli intenti fu da subito un luogo d’incontro, di confronto, uno spazio da vivere e animare per la comunità di Monticchio, è ben visibile nella sua forma provvisoria, come ce lo mostrano le fotografie scattate nel cantiere in cui fervono i lavori.

La convenzione tra la Parrocchia della frazione aquilana di S. Nicola di Bari, l’Editoriale Bresciana, editrice del Giornale di Brescia - che ha destinato a questo progetto 550mila euro dei quasi 700mila donati dai lettori - l’Associazione dei Comuni Bresciani (150mila euro) e la Provincia di Brescia (altri 150mila), si sta traducendo insomma nelle forme modernissime del centro, concepito con la massima attenzione all’impiego dei materiali e delle scelte costruttive, alle più rigorose norme antisismiche.

La struttura si estende su una superficie di 630 mq. Già se ne colgono le forme, come «intagliate» nel legno che è il materiale principe, come previsto dal progetto elaborato dall’impresa bresciana Arch Legno.

Al suo interno, già vanno delineandosi gli spazi ristoro, gli uffici direzionali, le aule didattiche e polifunzionali e altro ancora. Previste anche due stanze a uso foresteria. A corredo, all’esterno, non lontana dal parcheggio, vi sarà una piastra «polifunzionale», per attività sportive, feste e incontri.

Il centro - fa sapere Don Cesare Cardozo, parroco di Monticchio, direttamente dal cantiere della struttura - si chiamerà "L'Aquila e la Leonessa", a sugellare l'amicizia e testimoniare il legame di solidarietà tra Brescia e la piccola frazione abruzzese.

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