Mobilità sostenibile, Brescia è quarta tra le città eco-mobili

Il rapporto presentato a MobyDixit premia la Leonessa: aria cattiva, ma mobilità dolce ben sviluppata
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La Leonessa non gode di aria salubre. Eppure, balzando al quarto posto dal nono del 2017, sfiora il podio nella speciale classifica delle città italiane per mobilità sostenibile. È quella stilata da Euromobility e che vede in testa Parma, la città più «eco-mobile» d'Italia, sia per la consolidata presenza di un mobility manager di città e di servizi di sharing mobility, ma anche una buona dotazione di servizi di trasporto pubblico e per uno dei parchi circolanti più ricchi di veicoli a basso impatto. E, come se non bastasse, è anche una delle prime città italiane ad aver approvato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.

Questa la fotografia che emerge dal 12esimo Rapporto «Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città», elaborato da Euromobility con il Patrocinio del ministero dell'Ambiente, che indicano sul podio Milano al secondo posto e Venezia al terzo, mentre Cagliari, al settimo posto, è l'unica città del sud nella «top ten», dove appunto spicca Brescia al quarto posto, seguita da Padova e Torino.

Completano le prime dieci posizioni Bologna, Verona e Modena. Roma perde posizioni e si attesta soltanto al ventitreesimo posto. In fondo alla classifica della mobilità sostenibile Catanzaro, poco più su Potenza e Campobasso.

Secondo il rapporto - presentato nel corso di di MobyDixit, la 18/a Conferenza Nazionale sul Mobility Management e la Mobilità Sostenibile, organizzata a Modena Euromobility e Comune di Modena con la collaborazione del Progetto Movecit - continua ad aumentare (+0,8%) il tasso di motorizzazione nelle principali 50 città italiane (si attesta a 59,3% in linea con il dato nazionale, che fa registrare un incremento ancora superiore, (+1,2%) anche se aumenta il numero di veicoli a basso impatto, soprattutto Gpl, che raggiungono complessivamente il 9,46% del parco nazionale circolante, e quelli ibridi ed elettrici che aumentano del 45%. Al palo i veicoli a metano (2,49%). Le 50 città includono tutti i capoluoghi di Regione, i due capoluoghi delle Province autonome e i capoluoghi di Provincia con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti.

«Questo Rapporto - sottolinea Lorenzo Bertuccio, presidente di Euromobility - conferma che occorrono misure ben più coraggiose e strutturali di quelle fin qui messe in campo dal governo e dai nostri amministratori. La qualità dell'aria non accenna a migliorare e, come se non bastasse, non diminuisce neppure il numero di morti sulle strade delle nostre città. E nonostante la mobilità condivisa, grazie anche all'affermarsi delle tecnologie, mostri segnali incoraggianti, eppure con qualche distinguo, continua a crescere il numero di automobili in circolazione e ci allontaniamo sempre di più dall'Europa».

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