Mille Miglia, si rientra a casa e Brescia applaude i suoi campioni

Come da tradizione, la lunga corsa di auto d'epoca si conclude con la passerella di viale Venezia in città
I sindaci Del Bono e Gori sulla pedana di viale Venezia a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
I sindaci Del Bono e Gori sulla pedana di viale Venezia a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Mille Miglia 2022: duemila chilometri di strade italiane in quattro giorni, per poi ritornare dove tutto è iniziato. Da Brescia si parte e a Brescia si arriva. Con l’adrenalina che cede via via il passo alla stanchezza. Con gli occhi pesanti per le poche ore di sonno, ma pieni di bellezza per un’Italia che si è svelata curva dopo curva. E mentre nella testa risuonano ancora gli applausi dei tanti spettatori che si sono affacciati alle transenne e ai balconi di mezzo Stivale, la concentrazione rimane alta per gli ultimi chilometri che restano da percorrere per tornare a casa.

Come da tradizione, la Mille Miglia conclude la sua lunga corsa con la passerella di viale Venezia in città. L'arrivo delle auto d'epoca è in diretta dalle 15.30 su Teletutto (canale 16 del digitale terrestre o qui di seguito in questo articolo), con Maddalena Damini in studio e Angela Scaramuzza lungo il percorso.

L'avvicinamento

La Freccia Rossa passa per Chiari, dove in piazza Zanardelli è previsto il penultimo controllo timbro di questa edizione. Poi le auto transitano da Castrezzato, Rovato, Trenzano, Berlingo e Travagliato: qui, in piazza Libertà, è apposto l’ultimo sigillo alla corsa.

Roncadelle fa da preludio all’arrivo della carovana in città: le scocche colorate percorrono la strada provinciale 11, via Vallecamonica, poi via Milano, la tangenziale Ovest, via Volturno e infine raggiungono il parcheggio Iveco per l’ultimo controllo orario. La gara a questo punto è conclusa, e per gli equipaggi inizia la festa.

La sfilata delle vetture in viale Venezia è prevista dalle 16.30: la città tributa così onore e gloria a questi moderni «eroi» del volante, che si sono sfidati sui pressostati a colpi di cronometro e hanno fatto della pazienza, della precisione e della concentrazione la loro strategia vincente. Hanno affrontato ventisette prove, dai tornanti del Cidneo alle curve dell’autodromo di Monza. Hanno incontrato laghi, dal Garda al Trasimeno, mari, dall’Adriatico al Tirreno, valichi e passi montani, uno su tutti la Cisa. Hanno attraversato le campagne dorate dal preludio dell’estate e hanno ammirato i profili delle città incastonarsi nel celeste del cielo di metà giugno.

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