Mille Miglia, premiazione in tono minore

La cerimonia al Teatro Grande si è aperta con un minuto di silenzio per l'attentato di Brindisi e il terremoto in Emilia.
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Si è aperta con un minuto di silenzio per la tragedie che nelle ultime ore hanno colpito l’Italia la cerimonia di premiazione della Mille Miglia 2012. Il patron Alessandro Casali ha espresso la vicinanza alle vittime dell’attentato di Brindisi e del terremoto che nella notte ha colpito l’Emilia, ricordando che solamente poche ore prima le automobili avevano fatto tappa nella città di Ferrara.

Una festa sottotono, quindi, nonostante l'entusiasmo degli equipaggi complimentatisi a più riprese per l’organizzazione di questa edizione 2012, che ha riscosso grandi consensi lungo tutto il percorso. A uno a uno, sul pacoscenico del Massimo cittadino, sono saliti i principali protagonisti di questa tre giorni all’adrenalina. Le coppe realizzate con i punzoni originali della Mille Miglia storica e i premi degli sposor sono stati assegnati all’automobile più vecchia, ai vincitori delle singole tappe, all'equipaggio più giovane, all’auto storicamente più rappresentativa e ai vincitori per nazione. Un premio speciale per il primo bresciano ad avere tagliato il traguardo in Viale Venezia è stato consegnato al baffo Volante Flamio Valseriati che, a sorpresa, ha annunciato il suo addio alle competizioni.

E poi, finalmente, sono stati incoronati i vincitori di questa edizione 2012. Sui tre gradini del podio sono saliti la coppia Moceri - Cavalleri, che alla guida di una Aston Martin Le Mans hanno portato a termine una gara strepitosa. Al secondo posto i «soliti» Giuliano Canè e Lucia Galliani, plurivincitori della competizione. Dopo anni di tentativi, fatiche e vittorie sfiorate, la coppa da Guinness è andata agli argentini Claudio Scalise e Daniel Claramunt che, emozionatissimi, hanno dedicato il trofeo al loro maestro Luciano Viaro.
 

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