Milano-Venezia tagliata in due, caos e rabbia nelle stazioni

Un inconveniente alla rete Enel sta paralizzando la linea ferroviaria Milano-Venezia tra Rovato e Brescia. Caos nelle stazioni
Caos in stazione per i treni bloccati
Caos in stazione per i treni bloccati
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La linea ferroviaria Milano-Venezia tagliata in due. Treni cancellati. Altri deviati e con ritardi sino a due ore. Stazioni gremite di utenti inferocite. Una mattinata da dimenticare quella di migliaia di passeggeri di Trenitalia e Trenord che si sono trovati alle prese con un pesante disservizio. Una ditta al lavoro lungo la linea per conto di Enel avrebbe accidentalmente tranciato un cavo della rete di Rfi all'altezza di Ospitaletto, disalimentando di fatto tutta la linea fra le stazioni di Rovato e Brescia.

Un quadro desolante quello della circolazione sulla linea ferroviaria Milano-Venezia dopo quello che Trenitalia sul suo sito indica come un inconveniente avvenuto «alle ore 12:30 dovuto a società Enel» all'altezza della stazione di Ospitaletto.

Situazione molto critica per gli utenti dei treni Frecciarossaalcuni deviati, uno bloccato in stazione a Rovato e per i quali non ci sarebbero al momento informazioni circa bus sostitutivi.

Quanto ai convogli regionali, è prevista l’attivazione di bus sostitutivi tra Brescia e Rovato, dove risulta che vi sia un treno carico di passeggeri bloccato per il guasto.

Pesantissimi i disagi anche per i pendolari lungo la linea Milano-Verona. Per il treno 10918 (Brescia 14:44 - Sesto San Giovanni 16:14) è prevista partenza dalla stazione di Rovato alle 14:58. Stessa sorte per il treno 2100 (Verona Porta Nuova 13:40 - Milano Centrale 15:35) con partenza alle ore 14:35. Cancellati altri convogli, come il treno 2098 (Verona P. Nuova 12:36 - Milano Centrale 14:35).

Ad avere i maggiori disagi sembrano essere gli utenti Trenitalia diretti verso il Veneto per i quali - analogamente ai Frecciarossa - al momento non vi sarebbero mezzi sostitutivi.

Comprensibile il disagio e la rabbia di molti utenti che attendono nelle stazioni, in particolare quelle di Brescia e Rovato. Nella prima sono centinaia i passeggeri in attesa di poter salire a bordo se non più dei loro treni, di altri che dovranno assorbire parzialmente il gran numero di persone al momento costrette a terra.

 

 

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