Metti un giorno di ordinaria... gentilezza

C'è chi è gentile di animo, chi di facciata, chi di dovere. Raccontaci quella volta che...
La giornata mondiale della gentilezza
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Un sorriso, un piccolo favore, una frase che arriva al momento giusto. Un semplice "grazie". Esempi di gentilezza, di cui oggi, 13 novembre, si celebra la giornata mondiale.

Gesti che non costano nulla ma che hanno il poter di mettere di buon umore chi ne riceve uno. Ecco perché vi chiediamo di scriverci di "Quella volta che ho ricevuto una gentilezza". Da chi, in che situazione e come vi siete sentiti dopo. Scrivete a gdbweb@giornaledibrescia.it o mandateci un messagio whatsapp al 389/5424471.

L'idea di celebrare questa virtù arriva dal World Kindness Movement (Movimento mondiale per la gentilezza), nato a Tokyo nel 1988, e poi approdata in America con successo dove ha sviluppato un’imponente manualistica. In Italia arriva nel 2000 a Parma, grazie a Giorgio Aiassa che ne ha fondato la declinazione italiana.

Il significato moderno di gentilezza prova a spiegarlo su La Stampa Cristina Milani, fondatrice della onlus Gentletude e vicepresidente del «Movimento mondiale per la gentilezza: “Essere gentili significa mostrare attenzione nei confronti degli altri e di tutto il mondo che ci circonda, dell’ambiente, degli animali. È un’apertura all’esterno, in contrapposizione all’individualismo e all’arroganza che spesso contraddistinguono il nostro tempo. Se manteniamo la calma, siamo più lucidi, ci arrabbiamo meno, la serotonina resta alta e viviamo felici”.

 

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