Metrò, Fermi lascia dopo 30 anni. Pasotti successore designato

Dopo trent'anni di lavoro su progetto, realizzazione ed entrata in esercizio della metropolitana leggera, Ettore Fermi - dal 2013 anche presidente di Metro Brescia - lascia il suo incarico. Una decisione maturata insieme al Comune di Brescia, l'azionista di maggioranza, che ha deciso di rinnovare la sua rappresentanza nel consiglio di amministrazione della società, espressa anche nella presidenza.

Il passaggio di consegne, tuttavia, sarà graduale. "Per il tempo che ho ancora disponibile - ha dichiarato Fermi - sono sempre all'attenzione dell'interesse pubblico e cerco di dare una mano a chi me lo chiede, perché io credo che questo sia il discorso più importante: il sistema di trasporto in una città è un elemento di collegamento di più soggetti e di più funzioni e per sua natura deve essere in continuità".

Una scelta, quella di Palazzo Loggia, come spiegato dal sindaco Emilio Del Bono, "volta a costruire anche nuova leadership, un gruppo che gestisca nei prossimi anni quello che è stato reso possibile da un lunghissimo lavoro da parte dell'architetto Fermi. Andiamo verso grandi cambiamenti e grandi trasformazioni e abbiamo il dovere di arrivarci bene organizzati e preparati".

Passione per la cosa pubblica e grandi capacità gestionale i criteri che hanno guidato la nomina da parte del Comune di Brescia dei nuovi membri del consiglio di amministrazione: accanto a Gianbattista Ferrari, riconfermato, e ai consiglieri di nomina Ansaldo-Astaldi, Giovanni D'Alò e Roberto Passalacqua, entrano nel cda Alessia Savoldi e Flavio Pasotti, quest'ultimo in passato già alla guida di Apindustria e designato presidente.