Mercati storici, ora nel Bresciano sono 24

Storicità e tipicità. E quindi elementi di pregio. Tali, nel panorama della tradizione merceologica, da premiare, da parte del Pirellone, alcuni mercati. Una sorta di riconoscimento che premia le «perle» di quel commercio ambulante che, anche nel Bresciano, vanta lunghe e consolidate radici.
Lo dimostrano, come sempre, le cifre (quelle della Regione Lombardia) che vogliono il Bresciano la seconda provincia lombarda, dopo il Milanese, per numero di mercati e di bancarelle. Sono infatti 200 o poco più gli allestimenti, a fronte di un numero complessivo di 7350 banchi - fra alimentari e non - che si sviluppano su un totale di ben 277mila metri quadrati. In tutte queste «cifre grosse» ecco spuntare i 24 mercati premiati dall'Ente regionale, fra il 2009 e i giorni scorsi.
Tre i diversi livelli di riconoscimento per le bancarelle su area pubblica: mercato a valenza storica, a valenza storica di tradizione e di particolare pregio. I mercati a valenza storica sono quelle esposizioni commerciali al dettaglio in cui l'attività è svolta da almeno mezzo secolo, mantenendo inalterate le caratteristiche merceologiche come espressione della tipicità locale del contesto economico e culturale di appartenenza. Di questi nella nostra provincia sono dieci. Già, erano otto sino alla fine di marzo, quando, con decreto regionale, il Pirellone ha riconosciuto la valenza storica anche ai mercati di Ghedi e Vobarno, che quindi vanno ad affiancare quelli di Bedizzole, Cazzago San Martino (l'allestimento sia del venerdì a Calino, sia del sabato a Bornato), Cedegolo, Desenzano del Garda, Nave, Gavardo, Breno e Borno.
I mercati a valenza storica di tradizione sono invece quelli che hanno un'origine attestata e documentabile risalente ad almeno 100 anni prima (insomma allestimenti che abbiano almeno un secolo di vita certa, attestata da documenti ufficiali). Sono dodici nella nostra provincia: Carpenedolo, Chiari (tanto quello del venerdì in piazza delle Erbe, quanto quelli di martedì, giovedì e sabato nel centro storico), Darfo Boario Terme, Edolo, Iseo (quello del martedì in piazza Garibaldi), Lonato, Orzinuovi, Palazzolo sull'Oglio (quello del mercoledì in piazzale Kennedy), Rovato, Salò, Vestone e, ultimo arrivato, Pisogne (che ha ricevuto il riconoscimento con decreto del 22 marzo).
I mercati di particolare pregio devono invece vantare un'attività espositiva da almeno trent'anni ed una o più delle seguenti caratteristiche: pregi architettonici od urbanistici, specializzazione dei prodotti posti in vendita (il riferimento è ovviamente alle tipicità territoriali) o pregi turistici-attrattivi (ossia quando il mercato è allestito in concomitanza con manifestazioni turistiche). Nel Bresciano questa etichetta è limitata ai mercati di Borgosatollo (il venerdì in piazza Castello) e di Iseo (quello del venerdì mattina in piazza Garibaldi).
Marco Bonari
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