Meno slot, ma ogni bresciano perde 620 euro l'anno

Si gioca di più a Porta Cremona e Chiesanuova. Caionvico è l'unico quartiere no slot
Una sala slot
Una sala slot
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Il numero di macchinette installate nei locali della città diminuisce di un terzo, ma ogni bresciano maggiorenne spende ancora nel gioco d’azzardo 2.440 euro l’anno, perdendone 620. Il vero pericolo è poi rappresentato dal gioco online, che cresce del 47% in tre anni, secondo la fotografia dell’Ufficio statistica del Comune di Brescia.

Oggi in città sono 382 gli esercizi commerciali che ospitano slot o videolottery. In tutto le macchinette sono poco meno di 900, concentrate soprattutto nei quartieri di Porta Cremona e Chiesanuova, mentre Caionvico è l’unico quartiere «no slot».

Ma quanto spendono i bresciani per il gioco? La stima parla di 515 milioni, comprendendo anche lotto, gratta e vinci, lotterie. L’online copre ormai il 22% delle giocate. Per slot e Vlt il giocato del 2016 è stato di 286 milioni, in calo del 15% rispetto a tre anni prima. Togliendo le vincite, vuol dire che lo scorso anno se ne sono andati in fumo 102 milioni di euro, 58 nelle macchinette

Per arginare il fenomeno la Loggia ha ora un nuovo regolamento che consentirà di emanare, entro Natale, l’ordinanza «coprifuoco» per spegnere sei ore al giorno, in tre diverse fasce orarie, le macchinette. «L’obiettivo - spiega l'assessore alla sicurezza Valter Muchetti, che scriverà alla giunta dei sindaci - è arrivare a un’ordinanza comune che spenga le slot non solo in città ma anche nell’hinterland. Ma anche i Monopoli devono aiutarci togliendo il collegamento nelle fasce orarie di garanzia, perché non è pensabile che i vigili controllino tutti gli esercizi tre volte al giorno...».

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