Meglio il dentista degli ex compagni di classe

Pochi fatti dell’incedere della vita hanno il potere di rovinarmi irreparabilmente l’umore della giornata come lo svegliarmi constatando di essere stato inserito in un nuovo, ennesimo, fastidiosissimo gruppo WhatsApp. Ormai esistono dei veri e propri creatori seriali di questi spiacevoli ammassamenti virtuali. C’è sempre un motivo (ritengono loro) per creare un gruppetto. Solitamente pensano anche di essere spiritosi, e questo è financo drammatico.
Mercoledì mi sono destato da una notte ristoratrice carico di entusiasmo verso le incombenze che di lì a poco avrei affrontato. Questo fino alla visione del telefonino. Eccolo lì il malefico messaggio: sei stato aggiunto. Il nuovo girone dantesco nel quale ero stato inopinatamente inserito era così definito: trentennale del diploma. Orrore allo stato puro.
Premettendo che pensavo fossero passati molti, ma molti, e ancora molti meno anni, ma ci dobbiamo rivedere per ricordare le interrogazioni di chimica? O quant’era surreale la profe di francese? In virtù di questo ho letto con sottile piacevole sadismo (me ne scuso comunque) la storia di quell’uomo che, con la scusa di rievocare i bei tempi andati sui banchi di scuola, ha pensato bene di truffare gli ex compagni fregando loro 240mila euro.
Ha millantato una carriera inesistente e si è fatto dare denaro da investire, lo usava però per auto di lusso e vacanze. Così imparano ad avere nostalgia della gioventù. Finito l’esame di maturità ho salutato il mio compagno di banco per tutte le superiori, Vittorio. Restiamo comunque in contatto, gli dissi io. Perché? Mi rispose lui.
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