Medtronic, «congelata» la data di chiusura. Si torna a sperare

Primo passo in avanti dopo l'incontro al Ministero dello Sviluppo economico tra sindacati e azienda con il Governo
MEDTRONIC, QUALE FUTURO?
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La Medtronic non ha fatto marcia indietro rispetto alle intenzioni di chiudere i siti di Roncadelle e Torbole Casaglia, ma la data di chiusura è congelata. E si torna a sperare.

Dall’incontro che si è svolto oggi al Ministero dello Sviluppo Economico, il faccia a faccia tra sindacati e multinazionale e i rappresentanti del governo, i tempi forse si allungano, dando la possibilità di valutare soluzioni alternative.

Opportunità, questa, fortemente caldeggiata dai sindacati. «Abbiamo raggiunto, dopo una ampia e non semplice discussione, una prima, ma importante intersa sottoscritta da tutti i soggetti presenti - scrivono i rappresentanti di Filctem, Femca e Uiltec in una nota -. Tale intesa impegna le parti, senza vincoli di date, ad affrontare le prospettive occupazionali dei siti. Cgil, Cisl, Uil e Femca, Filctem, Uiltec di Brescia ritengono quello di oggi un risultato positivo che modifica l’annuncio fatto dall’azienda il 07/06/2018». 

Dal verbale dell’incontro si legge che è stato deciso di avviare un confronto a livello nazionale per affrontare le prospettive industriali e occupazionali dei due siti ed è stata ribadita dai sindacati e accettata dalla direzione aziendale la necessità che le tempistiche fin qui evidenziate per la gestione della riorganizzazione siano rimodulate sulla base di quanto emergerà dal confronto.

Intanto a Torbole e Roncadelle continua la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori della Medtronic che dal 7 giugno notte e giorno preisidiano i due siti produttivi, in attesa della decisione che verrà presa dopo l'assemblea convocata questo venerdì pomeriggio. 

 

 

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