Mandata nuda nel bosco, libero il fidanzato

Il 27enne di Pompiano arrestato nel 2021 con l'accusa di aver sequestrato la compagna ha già scontato la pena
Il Tribunale di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Dopo lo sconto di pena in appello arriva anche la liberazione per Jonathan Satta, il 27enne di Pompiano che nel marzo 2021 era stato arrestato con l’accusa di aver sequestrato la fidanzata e averla costretta a camminare nuda nel bosco per umiliarla.

Una vicenda costruita in parte sulle testimonianze della stesa donna a cui poi Carabinieri e Procura della Repubblica avevano trovato riscontro con indagini e accertamenti. Quando era stata sentita come persona offesa però la donna aveva ritrattato la testimonianza resa ai carabinieri, spiegando di aver agito per rabbia nei confronti del fidanzato che aveva minacciato di lasciarla.

In primo grado il reato di sequestro di persona è stato derubricato a violenza privata, accogliendo in parte la tesi della difesa «non si è mai visto un sequestrato che non cerca di scappare neppure quando ne ha la possibilità» ma era comunque stata ritenuta credibile la ricostruzione della Procura dato che il 27enne era stato condannato a 2 anni e 6 mesi di carcere e inviati gli atti alla Procura per indagare per falsa testimonianza la donna.

La difesa, rappresentata dagli avvocati Andrea Cavaliere e Gianfranco Trullu, aveva fatto appello e ottenuto una rideterminazione della pena. Alla luce di questo conteggio è emerso che nei 16 mesi che ha passato sottoposto a misura cautelare Satta ha già scontato la condanna più grave, quella per la violenza privata, mentre per la quota restante che riguarda le lesioni i difensori hanno chiesto l’affidamento ai servizi sociali per scontare la parte residua di condanna. Ancora tutta da scrivere la vicenda giudiziaria che riguarda la fidanzata del 27enne, presunta vittima e accusata dalla Procura di falsa testimonianza.

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