Malori per un centinaio di giovani bresciani a Bormio

Vacanza da incubo per una comitiva di un oratorio di Brescia rientrata in città. Si attendono le analisi delle acque. Negativi i tamponi al Covid
Una veduta di Bormio - Foto tratta da www.valtellina.it
Una veduta di Bormio - Foto tratta da www.valtellina.it
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Vacanza da incubo, sulle montagne di Bormio (Sondrio), per una comitiva di giovani provenienti da un oratorio di Brescia. Un centinaiodi persone, accompagnatori compresi, che dopo alcuni giorni si sono sentiti male. Febbre alta, vomito e tosse che hanno costretto i ragazzi, ospiti di una struttura della località della Valtellina per un gruppo estivo, a recarsi al pronto soccorso degli Spedali Civili di Brescia una volta tornati a casa.

A tutti è stato somministrato un antibiotico, col timore che si trattasse legionella. Negativi, invece, i tamponi al Covid. L'Ats della Montagna, che si è subito attivata, ha escluso l'intossicazione alimentare, dal momento che i pasti erano cucinati dalle mamme dei ragazzi, che si occupavano anche della spesa. «Abbiamo disposto il test delle acque, ci vorranno dieci giorni per conoscere i risultati - fanno sapere dall'Ats - ma pensiamo sia improbabile si tratti di legionella, visto che i gruppi che sono stati nella struttura in precedenza non hanno avuto problemi. Forse la causa degli improvvisi malori può essere legata a un forte sbalzo termico dopo violenti temporali nella zona».

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