Malles: addio alla caserma

Sono migliaia gli alpini bresciani che in quasi quarant'anni (dal 1953 al 1991) hanno svolto il servizio militare a Malles, nella caserma intitolata al sottotenente Sigfrido Wackernell, medaglia d'argento al valor militare caduto in Cirenaica, caduto alla testa dei suoi Ascari nell'oasi di Socma Tegrift nel 1928. Raccontaci le tue esperienze di alpino del «Tirano» e mandaci le tue fotografie della naja a Malles: li pubblicheremo sul nostro sito Internet.
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«Guarda che ti spedisco a Malles!». Era uno degli ammonimenti più efficaci (insieme al simile, «guarda che ti spedisco a San Candido») per gli ufficiali dei battaglioni della Brigata Orobica che volessero svegliare dall'apatia qualche alpino non proprio collaborativo con le attività del reparto

Se San Candido era considerato una iattura per la sua notevolissima distanza da qualunque città «non austriaca», Malles era temutissimo per la fama, meritata, di dura operatività del battaglione «Tirano», i cui alpini, non per niente, erano noti come «i lupi di Malles», sempre pronti a dare smalto al motto del battaglione «Mai tardi».

Sono migliaia gli alpini bresciani che in quasi quarant'anni (dal 1953 al 1991) hanno svolto il servizio militare a Malles, nella caserma intitolata al sottotenente Sigfrido Wackernell, medaglia d'argento al valor militare caduto in Cirenaica, caduto alla testa dei suoi Ascari nell'oasi di Socma Tegrift nel 1928.

Una naja che ha certamente lasciato nella loro mente ricordi indelebili e ha forgiato amicizie che durano ancora oggi.

Purtroppo, come ormai tutti sappiamo, il passaggio all'esercito professionale e la contrazione numerica delle Forze armate, ha portato all'abbandono di gran parte delle caserme degli alpini in Alto Adige. Si tratta di complessi spesso enormi, sempre inseriti nel tessuto urbano delle belle cittadine sudtirolesi. Alcune di loro sono ancora in attesa di una destinazione, altre, come quella di Malles hanno dovuto soccombere alle nuove esigenze del territorio.

Così, in queste settimane, una pietra miliare di storia degli alpini, se ne sta andando per sempre. La caserma Wackernell, 18.550 mq, infatti è in avanzata fase di demolizione ad opera della Provincia di Bolzano per fare spazio ad un'opera meritoria: alloggi per gli studenti della scuola superiore per gli sport invernali.

La caserma è stata l'ultima sede del Tirano, fino allo scioglimento del reparto, nel 1991. Nel 2005 ospitò il primo raduno del Battaglione, a cui seguì la nascita dell'Associazione Battaglione Alpini Tirano. «Era un epilogo inevitabile - ha dichiarato alla stampa il segretario dell'associazione, col. Giacchino Gambetta, ufficiale del reparto dal 1970 al 1981 -. A Malles le aree edificabili sono poche e servono spazi per strutture pubbliche».
Costruita fra il 1934 e il 1935, la caserma, è stata sede del Battaglione «Tirano», per la prima volta, fino al 1943. Durante la Seconda guerra mondiale ha ospitato la Guardia armata di frontiera (Gaf) e diversi altri reparti.

Nel 1953, la caserma di Malles è diventata nuovamente sede degli Alpini del «Tirano», fino al suo scioglimento. Sciolto il Battaglione, la struttura venne utilizzata provvisoriamente anche per accogliere i profughi provenienti dalla ex Jugoslavia sconvolta dalla guerra.

Negli anni successivi l'ex caserma è passata alla Provincia di Bolzano. Una parte degli edifici, quella più vicina alla strada, è rimasta in piedi ed ora è occupata dalla Polizia e dai Carabinieri di Malles. Un'altra è diventata un centro giovanile comunale.
Ma la palazzina gialla dove alloggiavano gli alpini, il vero «cuore» della caserma, è stata demolita per fare spazio allo studentato.

«Purtroppo lo stemma degli Alpini, nell'aiuola centrale, è andato perso - ha detto ancora il colonnello Gambetta - ma ho parlato con il sindaco di Malles, che è stato anche lui alpino del Tirano, il quale mi ha garantito che almeno la cappelletta non sarà abbattuta».
Massimo Cortesi

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