Lombardia 2023, Calenda presenta i candidati del Terzo Polo: «Basta populismi»

L’appello del leader, che sostiene Letizia Moratti, ai bresciani: «Non votate per appartenenza o simpatia, ma per chi è competente»
CALENDA A BRESCIA
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Non si deve «votare per appartenenza o per simpatia. Non è più possibile nella situazione in cui si trova la Lombardia». I cittadini, che «hanno abdicato alla libertà di voto», devono appoggiare la «nostra battaglia per il buongoverno, il pragmatismo, la competenza, la cura gestionale». Devono votare il «Terzo polo e Letizia Moratti». È l’appello che il leader Carlo Calenda ha lanciato ieri agli elettori bresciani in vista delle Regionali.

Calenda è arrivato in città per presentare i dieci candidati al Consiglio regionale. Con lui, sul palco del teatro Der Mast affollato di militanti e cittadini, la sen. Mariastella Gelmini, l’on. Elena Bonetti (colleghe ministre del Governo Draghi), l’on. Fabrizio Benzoni, i candidati del Terzo Polo. In queste elezioni regionali, attacca Calenda, si confrontano il populismo della destra e quello della sinistra. La prima «ha governato male, la seconda è a trazione Cinque stelle». La Lombardia, sostiene Calenda, ha «bisogno di sviluppo, infrastrutture, formazione: come si può pensare che il M5S sia la scelta giusta?». Giuseppe Conte, continua Calenda, «ha detto che dove è alleato col Pd saranno chiusi i termovalorizzatori: Brescia si prepari a chiudere il suo, in caso di vittoria della sinistra, e a riaprire le discariche».

Populismi

  • Lombardia 2023, la presentazione della lista del Terzo Polo
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Destra e sinistra, quando hanno governato il Paese, «hanno fatto le stesse cose. Fanno battaglie di bandiera che fanno rumore per dirsi differenti e nascondere la loro incapacità gestionale». Il Terzo polo, dice, ha una visione diversa. «Non è questione di colore politico o di squadra. Gli elettori si chiedano: chi può amministrare meglio? Letizia Moratti». Siamo il Paese «più ignorante d’Europa e il popolo che frequenta meno i siti culturali. Per avere una mammografia servono 24 mesi, la sanità sta diventando l’emergenza principale italiana, altro che Pos e benzina». Di fronte a ciò, il Governo «non affronta i veri problemi».

Mariastella Gelmini si scaglia contro il Pd, «che sceglie i Cinque stelle marginalizzando i riformisti del partito», e «la destra a trazione sovranista e populista, che ha messo nell’angolo i moderati». Il Terzo polo «è un popolo in cammino. Stiamo realizzando un profondo cambiamento, dimostrando che c’è vita oltre i populismi che bloccano l’Italia». Attacca Meloni, che «si è rimangiata le promesse elettorali e invece di aiutare imprese e famiglia ha scelto di aumentare benzina, sigarette, pedaggi». Elena Bonetti parla di «fallimento della Regione Lombardia nella risposta alla pandemia, fino a quando è arrivata Letizia Moratti con la campagna vaccinale».

Candidati

Fabrizio Benzoni ha presentato i dieci candidati. Capolista è Guido Galperti, di Italia Viva. Gli altri quatto esponenti di Iv sono Marta Satta, Luisa Papa, Annarosa Terlenghi e Paolo Cerutti.

I cinque di Azione sono Massimo Vizzardi (sindaco di Chiari), Massimo Pesenti (presidente di Fism Brescia), Mirko Garatti, Fulvia Bregoli e Veronica Lanzoni.

Le due personalità maggiori, per ruolo e biografie, sono Galperti e Vizzardi. Il primo, nel suo intervento, sottolinea la necessità di «realizzare l’autonomia, come del resto hanno chiesto i lombardi nel referendum del 2017 e come è nelle aspettative di cittadini e imprese». Vizzardi pensa ad una Regione che attui «politiche adeguate per la persona: dalla medicina territoriale ai giovani, dalla famiglia agli asili nido». Il Terzo polo, chiude Calenda, ridà agli italiani «la speranza di avere un Paese normale».

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