Loggia, il Consiglio dà il via libera alla vendita del 4% di A2A

Il Consiglio comunale ha dato il via libera all'eventuale cessione del 4% di quote di A2A alla giunta Del Bono. La contrarietà delle opposizioni
LOGGIA-A2A, CEDIBILE IL 4%
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Il Consiglio comunale di Brescia ha votato a maggioranza la delibera di giunta che consente a Palazzo Loggia di vendere, entro la scadenza della consiliatura, il 4% delle azioni di A2A. Il Comune non ha messo sul mercato questa quota, ma si riserva, qualora fosse necessario, di farlo entro un anno e mezzo, cioè prima delle prossime elezioni amministrative.

Una clausola di salvaguardia, così l’ha definita l’assessore al bilancio Paolo Panteghini, che se attuata però porterebbe il Comune di Brescia dal 25% + 1 di azioni, quota pari a quella detenuta anche dal Comune di Milano, al 21%.

Una scelta della Giunta Del Bono e della sua maggioranza, che ha visto la netta contrarietà dei gruppi di opposizione. Hanno votato contro FI, Lega, Movimento 5 Stelle e XBrescia civica. Al momento del voto non era in aula Francesco Onofri di Piattaforma Civica, che durante il dibattito ha però espresso le sue perplessità sulla delibera. Il rischio, secondo la minoranza, è che, scaduto il patto parasociale con Milano, 2019, il Comune di Brescia possa perdere potere decisionale all’interno di A2A.

  • Consiglio comunale in seduta, scatti dalla Loggia
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La scelta di vendere le azioni della multiutility il sindaco la imputa alla situazione di bilancio del Comune, che ha un disequilibrio strutturale di circa 18 milioni di euro. Disavanzo ereditato, secondo Emilio Del Bono, dall’amministrazione Paroli. Per il sindaco non c’è comunque il rischio di perdere potere decisionale a favore di Milano.

La minoranza aveva chiesto di sottoporre a referendum la delibera. Emendamento respinto dal Consiglio comunale.

 

 

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