Loggia 2023, Partito democratico: un welfare di quartiere e servizi a 15 minuti

Un consultorio ogni 20mila abitanti e gli agenti di comunità tra i progetti avanzati dal Pd
La sede del Pd a Brescia - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
La sede del Pd a Brescia - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Un welfare di quartiere per una comunità vivibile, sicura, in salute, in benessere, solidale e che possa usufruire del carnet di servizi essenziali nell’arco di 15 minuti.

La proposta del Partito democratico cittadino in vista di Loggia 2023 è tradotta nel programma di Laura Castelletti ed è frutto del confronto, avvenuto nel corso dell’ultimo anno, che ha visto collaborare i gruppi di lavoro welfare, economia e lavoro e partecipazione, «segno che in questi anni abbiamo costruito coscienza politica, contenuti e materiali: per questo per la realizzazione del programma non abbiamo dovuto improvvisare nulla» ha pecisato il segretario cittadino Tommaso Gaglia. Lucia Ferrari e Fulvio Lonati spiegano.

«L’obiettivo è favorire la presenza, in ogni quartiere, dei servizi base: attività commerciali, trasporti, servizi pubblici e sanitari, sostenendo l’attivazione dei Punti comunità come connettori di tutte le risorse comunitarie», vale a dire servizi sociali, mondo della scuola, sanità, oratori, biblioteche. Per farlo però serviranno delle figure nuove: per questo una delle proposte punta a istituire la professionalità degli agenti di comunità.

E se Beatrice Nardo mette sul tavolo «un rinforzo dell’Urban center» e un «sostegno alle startup d’impresa», Roberto Rossini ricorda: «Con l’abolizione del Reddito di cittadinanza e senza misure alternative, andiamo incontro a maggiori povertà che coinvolgeranno anche chi non è in grado di lavorare. Tutti questi problemi rischiano di riversarsi sui Comuni: la priorità è quindi il diritto alla casa con il recupero di nuovi alloggi, che si lega alla sfida dell’integrazione socio-sanitaria. Un impegno di cui il Comune, in quota parte, deve farsi carico».

Aggiunge Rosa Schivardi (candidata come indipendente): «Servono azioni per facilitare l’accesso ai servizi alle categorie più fragili». Di qui la proposta di «prevedere un consultorio ogni 20mila abitanti» e di «ripristinare al più presto gli screening necessari per fare prevenzione, interrotti durante la pandemia», mentre Ornella Moretti punta su «una città a misura di bambino».

Il capolista Valter Muchetti assicura che il lavoro è instradato: «Stiamo mettendo a disposizione immobili del Comune anche per realizzare ambulatori, come nel caso dell’ex Arici Sega a San Polo Case. Il gruppo di lavoro del Pd in campo ha sempre supportato la Giunta». Quindi, l’aspetto commerciale, «una rete fondamentale quella dei negozi di vicinato» rimarca l’assessore uscente, che annuncia: «Abbiamo dato l’incarico al Politecnico di Milano per replicare l’analisi puntuale, già fatta sul centro storico, sulle centralità diffuse, così da fare una politica attiva mirata sul commercio». A chiudere il cerchio è Laura Parenza, che ricorda come il Comune dedichi al sociale 56 milioni di euro e che «le azioni progettate nei cinque anni precedenti si sono tutte concretizzate». Come a dire: l’affidabilità della squadra, e delle azioni, è comprovata.

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