Loggia 2023, Movimento 5 stelle con Lucà per puntare agli indecisi

Vito Crimi: «Gli altri candidati rappresentano lo stesso modo di fare politica: noi siamo la discontinuità»
  • La presentazione della lista M5s a sostegno di Lucà
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AA

Puntano sugli indecisi: «Considerando l’andamento dell’astensionismo, se il 50% degli aventi diritto al voto ci scelgono, siamo in grado di battere il 25% di consensi del centrosinistra e del centrodestra» per usare le parole di Vito Crimi. Dicono (anche) di essere maturati, di «non essere più quelli di un tempo», quelli «dell’uno vale uno inteso come uno vale l’altro». Ripetono che se davvero si vuole cambiare marcia sui temi cruciali «senza condizionamenti da parte dei poteri forti» loro sono l’unica vera chance per Brescia, perché «Laura Castelletti e Fabio Rolfi rappresentano lo stesso modo di fare politica». E sfidano entrambi alla prova del programma, sui temi di merito. Perché sì, i cavalli di battaglia possono anche sembrare gli stessi, ma poi «bisogna vedere se nelle loro agende ci sono davvero le soluzioni ai problemi» o se si limitano a elenchi striminziti.

Il Movimento 5 stelle si presenta alla città come l’unica forza di un governo di rottura degli schemi classici, lo fa con Alessandro Lucà (sostenuto anche da Pci e Up) che nei Meetup militava agli albori e se è vero che rispetto all’esordio sulla scena politica l’approccio (soprattutto nel linguaggio) è mutato, non sono invece mutati i principi fondatori di quel progetto. Un esempio su tutti: i Cinquestelle sono gli unici che in tutte le tornate elettorali degli ultimi anni non hanno mai dimenticato di dedicare alla lotta alle mafie un capitolo del programma. E non lo hanno fatto neppure per le prossime Comunali del 14 e 15 maggio.

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LOGGIA, IL PROGRAMMA DI LUCA'

Visione

«C’è più della metà degli elettori che non si schiera. E noi a queste persone ci rivolgiamo, a chi non si riconosce né nell’uno né nell’altro candidato. Lanciamo loro questo appello: date a noi la possibilità di essere presenti in Consiglio comunale per introdurre una voce fuori dal coro, per declinare la discontinuità, per fare delle scelte di innovazione su ambiente, giovani e sociale» rimarca Crimi, ieri presente nella sede di via Mantova in occasione della presentazione della lista dei candidati.

Non si sa se per queste Amministrative Giuseppe Conte troverà tempo per fare tappa a Brescia («ci stiamo lavorando...» sorride Crimi), ma sicuramente qualche big passerà in città. Il candidato sindaco non gioca in difesa, anzi: «C’è chi punta sull’alto numero di liste e chi sui contenuti» sottolinea Lucà. Che allarga poi l’inquadratura del ragionamento: «Mi piace ricordare da dove si è partiti: nei Meetup c’erano partecipazione e attivismo, il desiderio che la cittadinanza ritornasse attiva. In quegli anni si dibatteva e si progettava: questo è uno degli obiettivi che ci proponiamo, perché la partecipazione è direttamente legata all’astensionismo. Noi ci prestiamo alla politica, mentre gli altri vivono di politica. C’è chi da parlamentare si candida in Comune: mi chiedo come sia possibile, c’è gente che si aspetta che i consiglieri comunali dedichino del tempo alla loro città se eletti».

Agenda

Al suo fianco, ci sono i tre candidati in cima alla lista. A partire da Nadia Ramazzini, che i temi ambientali li conosce per professione, da giurista ambientale: «Sulla sostenibilità la differenza del M5s rispetto agli altri la fa la sua storia, ma soprattutto la libertà di non essere condizionabile e di non piegarsi all’influenza dei poteri forti. L’abbattimento delle emissioni è possibile, convertire le fonti fossili e arrivare al 70% di rinnovabili al 2030 non è impraticabile. Certo, bisogna trovare i fondi e accedere ai bandi». Il capogruppo uscente Guido Ghidini bacchetta la Loggia su due fronti: «Il tram così come progettato non è la scelta giusta perché non intercetta il flusso in entrata in città: bisogna farlo partire dalla Fantasina per alleggerire almeno il traffico della Franciacorta». Anche rispetto ad A2A la rotta va corretta per i 5s: «Ha questa tendenza a fare parchi fotovoltaici, ma non serve convertire i terreni agricoli, come quello a Verziano, per realizzarli: perché non usare i tetti dei capannoni?». Luca Cremonini, ingegnere, lo ribadisce: «Abbiamo tante professionalità in lista. Dobbiamo trovare soluzioni innovative, oggi non c’è più Supernova ad esempio, non si parla di intelligenza artificiale ma questi temi diventeranno fondamentali nei prossimi anni, come lo è stato parlare di economia circolare: noi ne discutevamo quando nessuno lo faceva». Solo una breve anteprima del programma in 13 punti che verrà illustrato oggi.

Tutti i nomi

Nadia Ramazzini, Guido Ghidini, Luca Cremonini, Alessandra Aimo, Irma Balletti, Roberto Baresi, Lorenzo Belluati, Lorella Caprioli, Fabio Civitelli, Fabiana Consolini, Michele Crimi, Anna Ferrari, Marialuigia Frascio, Cinzia Gazzetta, Mariarisa Ghitti, Giampietro Guerrieri, Nicola Gussago, Fabio Lancini, Andrea Legati, Sabina Lupo, Luisa Mondini, Amedeo Paccagnella, Giuseppina Pedersoli, Samuel Sorial, Teresa Tamborino, Bruno Zirillo.

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