Loggia 2023, la lista Moratti pensa a un suo candidato sindaco

La decisione entro questa settimana: due i profili sul tavolo. Paraluppi: «Io? È una delle ipotesi»
Da sinistra Marina Paraluppi e Letizia Moratti - © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra Marina Paraluppi e Letizia Moratti - © www.giornaledibrescia.it
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Sorpresa: la corsa per Loggia 2023 potrebbe arricchirsi con la discesa in campo di un sesto candidato sindaco (oltre a Laura Castelletti, Fabio Rolfi, Alessandro Lucà, Alessandro Maccabelli ed Ernesto Taveri). La decisione che metterà in moto la macchina organizzativa (dalla composizione della lista alla raccolta firme necessaria per schierare il simbolo) arriverà «entro questa settimana», quando il gruppo di lavoro che fa capo a Letizia Moratti si esprimerà in via definitiva.

Il team nato attorno all’esperienza di Lombardia Migliore per le Regionali, infatti, punta a non disperdere il legame sui territori, capitalizzando progetti, idee e persone anche in occasione dei prossimi appuntamenti elettorali.

Simbolo

Non a caso, ieri si è chiusa la due giorni di lavori a San Patrignano in occasione degli Stati generali della lista civica Moratti, «punto di partenza di un progetto nuovo, inclusivo e credibile». E a partecipare sono stati anche gli esponenti bresciani, a partire da Marina Paraluppi, coordinatrice territoriale in occasione del voto lombardo: «Nessuno dei candidati attualmente in campo ci rappresenta e questo anche a fronte dei principi emersi nel corso di queste giornate di analisi e di riflessioni» conferma.

A San Patrignano il tema dei prossimi passi da compiere è stato centrale. E i referenti di Brescia hanno aperto già da qualche tempo un’interlocuzione con un paio di papabili candidati. Tra questi c’è anche Paraluppi? «È un’ipotesi, ma onestamente mi sento di essere ancora un po’ acerba - risponde lei -: per farlo dovrei sicuramente avere una struttura organizzativa molto forte alle spalle. Anche per questo pensiamo a un profilo di rilievo e che abbia alle spalle già un’esperienza politica». La coordinatrice non lo nega: «Noi puntiamo a schierare simbolo e lista, ma la decisione arriverà in settimana. Se la strada non sarà percorribile per qualche ragione, piuttosto che sostenere un progetto che non ci convince appieno staremo fermi».

Civica

Che il progetto politico lanciato in occasione del voto in Lombardia Moratti voglia tradurlo in un nuovo dinamismo lo confermano le parole della stessa ex vicepresidente regionale: «È stato importante capire come le esperienze civiche possono concretamente rappresentare un valore aggiunto nell’odierno panorama politico italiano - sottolinea l’ex sindaco di Milano -. Del resto, il tema che ritorna ormai costantemente negli ultimi anni, l’astensionismo, ci dice che esiste un importante spazio politico in cui possiamo naturalmente collocarci, riflesso del superamento degli schemi ideologici destra-sinistra più conosciuti e consolidati proposti dalla politica tradizionale.

Una rinnovata e ancor più convinta spinta delle liste civiche - conclude Moratti -, accomunata da solidi valori popolari, riformisti, liberali, dai principi europeisti ed atlantisti, ed ispirata dai valori della dottrina sociale della Chiesa e interprete della sussidiarietà orizzontale, può aprire una nuova stagione caratterizzata dall’ascolto e dalla ricerca di soluzioni efficaci come risposta ai problemi di cittadini e territori. In modo da gettare le basi di una piattaforma comune, capace di risvegliare lo spirito civico e far tornare davvero le comunità a essere cuore pulsante della vita politica». Locale, nazionale e - in ottica del 2024 - anche europea.

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