Loggia 2023, Conte a Brescia: «Le priorità sono la legalità, la giustizia sociale e ambientale»

«Se potessi tornare indietro nel tempo, indicherei Brescia come capitale della cultura, ma anche come capitale della pace». Il leader del Movimento 5 Stelle arriva nella nostra città per la campagna elettorale delle amministrative ad esattamente tre anni di distanza dalla visita notturna tra il 27 e il 28 aprile 2020, quando da primo ministro ed in pieno lockdown aveva incontrato i rappresentanti istituzionali promettendo un appoggio governativo nel momento più buio del Coronavirus.
Un qualcosa che caratterizza anche questo passaggio, visto che è di ieri la notizia che Conte il 10 maggio (con l’ex ministro Speranza) è atteso di fronte al Tribunale dei ministri di Brescia nell’ambito dell’inchiesta che vede entrambi indagati per la gestione della prima fase della pandemia nel febbraio 2020. Sul punto l’ex premier ci tiene a ribadire che «da buon cittadino italiano andrò a riferire davanti ai giudici tutto quello che so. Com’è giusto che faccia chi si è assunto una responsabilità pubblica, chi ha cercato di agire sempre in modo trasparente e in modo chiaro».
Le questione Covid non scalfisce l’entusiasmo di Conte che è carichissimo soprattutto per le notizie che arrivano da Roma, sulla maggioranza battuta alla Camera sullo scostamento di Bilancio nel Def: «Oggi il Parlamento rilascia l’attestato di incapacità alla maggioranza Meloni», dichiara di fronte alle telecamere.
Candidati
Poi è tempo di dedicarsi alla campagna elettorale per le Comunali del 14 e 15 maggio. Sul palco del teatro Der Mast c’è innanzitutto la capolista del M5s, Nadia Ramazzini che si dice onorata della sua presenza e parla di Brescia ad emissioni zero entro il 2030 e di una città che il Movimento vuole più equa e solidale. E poi c’è il candidato sindaco Alessandro Lucà che si presenta al presidente del Movimento e illustra le ragioni della coalizione con Up e Pci (tra il pubblico Dino Greco e Lamberto Lombardi): «Con loro invece di aprire comitati elettorali, abbiamo passato 40 giorni a lavorare sul programma».
Lucà punta su due aspetti principali: «Centrodestra e centrosinistra si sono alternati al governo di Brescia, ma non hanno fatto niente per migliorarla e il M5s è l’unica possibilità per far cambiare rotta alla città». Il secondo punto qualificante è la legalità, tema che il candidato sindaco ha già avuto modo di annunciare: una commissione antimafia in Comune».
Messaggio
Conte prende nota e poi nel suo intervento spazia dal livello nazionale a quello locale. Parla di Brescia come città tra le più inquinate d’Europa e della necessità di portare avanti la bonifica della Caffaro, ma al contempo di spingere sulla rigenerazione urbana. «Abbiamo tre priorità: la prima è la giustizia ambientale». Poi c’è quella sociale che prevede «una crescita armonica della società riducendo le differenze perché un vantaggio di pochi è un privilegio, un vantaggio per tutti è un diritto». E ovviamente per Conte il terzo pilastro su cui poggia l’azione politica del Movimento è la legalità.
Poi c’è un affondo sull’autonomia differenziata: «È un progetto pericoloso che rischia di minare il nostro Paese e lo dico proprio perché in Lombardia un referendum sul tema ha raccolto un’ampia maggioranza. Ma il progetto di riforma che sta pensando il governo prevede addirittura il trasferimento di 500 funzioni dallo Stato centrale ad ogni singola Regione. L’effetto non sarà solo quello di minare l’unità nazionale ma anche portare maggiori costi a livello locale».
Conte parla con preoccupazione del Pnrr e delle difficoltà dell’attuale Governo a portare avanti le riforme che modernizzerebbero il Paese. E poi ricordando che Brescia è capitale della Cultura aggiunge: «tornassi indietro la farei anche capitale della Pace perché siamo in un momento di follia e noi vogliamo che si trovi la via per un trattato di pace nella guerra russo-ucraina». Pace e giustizia, il M5s targato Conte.
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