Loggia 2023, Castelletti promette 600 nuovi alloggi a prezzi sociali

Si parte da un grande censimento, poi recupero degli immobili degradati e un patto con i privati. Ecco il piano della candidata sindaca
Da sinistra Alessandro Cantoni, Laura Castelletti, Marco Fenaroli
Da sinistra Alessandro Cantoni, Laura Castelletti, Marco Fenaroli
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Cosa significa «Brescia città europea»? Le declinazioni sono molte e hanno a che vedere con la qualità della vita. Essere una città europea per la candidata sindaco del centrosinistra, Laura Castelletti, significa sicuramente, ad esempio, «non lasciare indietro nessuno». E siccome «non c’è dignità senza alloggio», proprio la fame di abitazioni - e la risposta a questa esigenza - sarà «uno dei temi centrali dei prossimi 5 anni». L’obiettivo è ambizioso: creare 600 alloggi sociali attraverso il recupero del patrimonio edilizio pubblico da un lato e, dall’altro, coinvolgendo la platea di immobili privati sfitti.

La prima mossa? Un grande censimento. «Serve un osservatorio permanente per quantificare il bisogno ed elaborare iniziative urbanistiche e sociali». Un’azione che scorrerebbe parallela al lavoro del tavolo istituzionale.

Per spiegare il suo «piano casa sociale», Castelletti ha voluto al suo fianco gli assessori Marco Fenaroli (Welfare) e Alessandro Cantoni (Casa). «Ci sono molte persone che hanno un reddito troppo alto per accedere all’edilizia popolare e troppo basso per potersi permettere un affitto nel libero mercato, tanto che sta crescendo la domanda di locazioni a canone concordato: parliamo di anziani, genitori separati, giovani coppie, studenti», ha spiegato. La meta è appunto quella dei 600 alloggi a prezzi accessibili (misti, 400 e 200, tra recupero degli spazi degradati e appartamenti dei privati), che andrebbero ad aggiungersi alle 270 case attese a San Polo, dove un tempo stava la torre Tintoretto. «Nuovi alloggi con canone concordato per almeno dieci anni, mettendo sul tavolo degli incentivi».

La sfida di questo «piano casa sociale» la esplicita Fenaroli: reperire le finanze. «È un piano ambizioso ma realistico - assicura -. È chiaro che serve il rilancio ma anche una garanzia per la morosità, fronte sul quale in questi anni abbiamo lavorato». E la cartina tornasole sta nei dati dietro ai quali ci sono le storie e i volti di molte persone: dal 2014 ad oggi gli sfratti sono passati da 400 a un centinaio. «La qualità della vita dei cittadini deve essere sempre al primo posto: in questi anni - ricorda Cantoni - abbiamo riqualificato 350 immobili, avviato il progetto Tintoretto e la grande manutenzione». L’esempio è il grattacielo orizzontale di via Villa Glori, dove a gennaio aprirà un cantiere da 1,2 milioni di euro.

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