Litiga in posta poi fugge in auto e urta un ciclista: bloccato

Fuoricontrollo probabilmente per l’astinenza. E per questo ancora più pericoloso. Quando le pattuglie della Locale hanno cercato di fermarlo non ha esitato a fuggire a folle velocità, infilando vicoli contromano e superando gli incroci con semaforo rosso fino a quando, con un energico intervento, gli agenti della Locale sono riusciti ad immobilizzarlo. Teatro della rocambolesca vicenda è stato il centro storico della città nel tardo pomeriggio di martedì.
Ad allertare la centrale operativa sono stati gli impiegati dell’ufficio postale di piazza Vittoria che erano alle prese con un cliente che, dopo aver regolarmente ritirato dei contati dal suo conto, ha dato in escandescenze prendendosela con gli impiegati che, preoccupati, hanno lanciato l’allarme. L’inseguimento. In pochi minuti una pattuglia è arrivata in zona ma alla vista degli agenti l’uomo, poi identificato come un 34enne bergamasco di nascita ma residente in provincia di Cremona, è salito a bordo della vettura che, violando la zona traffico limitato, aveva parcheggiato a ridosso della piazza, e si è lanciato in una pericolosa fuga. Immediatamente le pattuglie hanno cercato di raggiungerlo per evitare che con la sua guida spericolata potesse provocare danni o peggio un incidente. Fuggendo a folle velocità l’uomo ha infilato vicoli contromano e, all’incrocio tra via Gramsci e via Vittorio Emanuele II, «bruciando» il semaforo rosso, ha urtato un ciclista che è caduto ma che, per fortuna, non ha riportato lesioni. A quel punto l’azione per bloccarlo si è fatta ancora più determianata. Con una manovra coordinata le pattuglie della Locale hanno bloccato la vettura in piazza Repubblica. L’uomo, ancora alterato, non ha dato segno di voler scendere e per evitare che ripartisse è stato necessario un energico intervento per togliere le chiavi dal quadro dell’auto.
Non solo. L’uomo ha tentato in tutti i modi di resistere ed è stato necessario utilizzare lo spray urticante in dotazione per immobilizzarlo e trasferirlo al comando. Quando è stato riportato alla calma per lui il magistrato di turno ha disposto una denuncia a piede libero. Nei suoi confronti è stata adottata la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e del divieto di uscire di casa tra le 23 e le 7. Una serata decisamente movimentata e che solo per una serie di coincidente fortunate, tra cui lo scarso traffico dovuto al rispetto dei bresciani per la zona rossa, non ha avuto conseguenze più serie.
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