Liti condominiali e sicurezza, patto tra vigili e amministratori

A Brescia accordo innovativo tra Polizia locale e Anaci per aumentare vivibilità e soluzione delle controversie
ANCI E COMUNE PER LA SICUREZZA
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Vivere in un condominio significa avere a che fare con i vicini, a volte rumorosi, molesti, irrispettosi dei regolamenti, talvolta persino delle leggi. Ma a Brescia d’ora in poi Polizia locale e amministratori di condominio collaboreranno per garantire la civile convivenza e fermare subito chi viola le norme. A palazzo Loggia è stato siglato uno dei primi protocolli di intesa a livello nazionale tra l’Amministrazione comunale e l’Anaci, Associazione degli amministratori condominiali e immobiliari, con l’obiettivo di incrementare la vivibilità e la sicurezza nei contesti residenziali.

L’accordo prevede che i professionisti facciano da filtro alle segnalazioni dei residenti e siano, allo stesso tempo, occhi vigili all’interno dei palazzi. In questo modo gli agenti potranno concentrare le loro verifiche su comportamenti e fenomeni irregolari, nell’ottica di una «sicurezza partecipata». Sono sempre molte le segnalazioni sulle controversie all’interno dei palazzi (110 solo lo scorso anno in cui è intervenuta la Polizia locale).

Alcune per i panni stesi nelle aree comuni, altre invece per segnalare fenomeni criminali, come lo sfruttamento della prostituzione e lo spaccio che si sono spostati dalla strada all’interno degli appartamenti anche a causa del lockdown. Comportamenti vietati che generano spesso allarme sociale. «Questo protocollo - ha specificato l’assessore alla Rigenerazione urbana, Valter Muchetti - va a sancire un’attività congiunta al fine di garantire la sicurezza dei bresciani e fermare gli atteggiamenti irresponsabili che pregiudicano la civile convivenza».

Il protocollo, firmato dal presidente Anaci Francesco Chiavegato e dal comandante della Locale, Roberto Novelli, prevede anche una maggiore diffusione del Piano di emergenza della Protezione civile. Nei condomini verrà, infatti, collocata una scheda che indica le aree di accoglienza della popolazione previste nelle vicinanze del condominio. E, per filtrare le procedure e snellire il processo che faciliti l’intervento degli agenti, verrà creato un tavolo tecnico di confronto chiamato a riunirsi ogni mese.

 

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