Limone del Garda è il comune bresciano con più occupati: la mappa

Nel comune gardesano i 2.237 addetti privati superano i 1.130 residenti. Boom anche a Ponte di Legno e Sirmione
OCCUPAZIONE E "QUALITA' DELLA VITA"
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Cambia, lentamente ma cambia, la distribuzione territoriale dell’occupazione nel territorio della provincia di Brescia. Un tempo tutto il lavoro girava intorno alla città, alla limitrofa Valtrompia e alcuni centri di prima industrializzazione tessile, come Palazzolo sull’Oglio. Oggi non è più così, con una polarizzazione del lavoro che sembra andare oltre le tradizionali aree di insediamento economico e, quindi, di attrazione occupazionale nel Bresciano.

Nella media in provincia di Brescia si trovano 360 addetti, dipendenti e indipendenti, delle sedi di impresa private localizzate in provincia per ogni 1.000 residenti. Un dato rilevante ci permette di osservare rilevanti differenziali territoriali nel rapporto tra addetti che operano in un dato comune e la popolazione residente. Ovviamente questo rapporto definisce l’attrattività occupazionale di ciascun comune. Per evidenziare nella mappa i diversi livelli di densità occupazionale abbiamo selezionato un primo gruppo di comuni, composto da una cinquantina di comuni maggiormente attrattivi, con oltre 360 addetti per ogni mille abitanti, ovvero un dato superiore alla media provinciale.

Per elaborare la mappa sono stati considerati gli addetti, dipendenti e indipendenti, delle sedi di impresa private localizzate in provincia di Brescia, un dato fornito dalla Camera di Commercio di Brescia. I dati, che fanno riferimento agli archivi dell’Inps, non considerano tutti gli occupati poiché ai 451.441 addetti rilevati andrebbero aggiunti gli oltre 50mila dipendenti pubblici che sono diversamente dislocati nei comuni bresciani. Per questa rappresentazione rapportiamo gli addetti delle sedi di impresa di ciascun comune con la popolazione residente.

La classifica

I comuni più attrattivi dal punto di vista occupazionale sono diffusi a macchia di leopardo nel territorio provinciale dove, al netto dei comuni a vocazione turistica, si individuano alcune aree di maggiore concentrazione. Tra queste la più ampia attraversa il territorio bresciano da Adro a Calcinato, comprendendo ovviamente la città. Due altre aree si definiscono nella Valsabbia e nella Bassa Valcamonica mentre una terza interessa la parte più estrema della bassa delimita da Orzinuovi a Visano. Un caso a sé stante quello del piccolo comune a forte vocazione turistica di Limone sul Garda, dove, nel 2022, i 2.237 addetti privati superano sono i 1.130 residenti, ma una notevole attrattività di lavoro si registra anche a Ponte di Legno, Sirmione e in altri comuni rivieraschi.

Entrando nel panorama provinciale, con oltre 700 addetti per ogni 1.000 residenti troviamo Visano (790), Vestone (747) che precedono Casto (636), Lavenone (652), Rodengo Saiano (608). Poco al di sotto della soglia dei 600 addetti per ogni 1.000 abitanti si colloca Brescia (593) mentre oltre i 500 addetti per ogni 1.000 abitanti si trovano, nell’ordine, Montirone (592), Odolo, Pontevico, Maclodio, Ponte di Legno, San Zeno Naviglio, Flero, Cividate Camuno, Artogne e Longhena (505). Cambia, nel tempo, la geografia del lavoro nel bresciano e tra i comuni con valori superiori alla media, ma decisamente inferiori al gruppo di testa, si colloca Lumezzane (376 addetti per ogni 1.000 abitanti) mentre le storiche capitali dell’industria valtrumplina si collocano nel gruppo di una sessantina di comuni con valori inferiori alla media provinciale (360 addetti per ogni 1000 abitanti): Gardone Val Trompia (298), Villa Carcina (278), Sarezzo (264).

Sotto la media

Un terzo gruppo di comuni, il più numeroso, che comprende i novanta comuni con meno di 260 addetti per ogni mille abitanti, identifica pertanto i centri meno attrattivi in termini occupazionali. Sono in larga parte piccoli comuni montani da dove ci si sposta a valle per lavorare. Ma non solo. Tra questi l’indice inferiore, nell’ordine dei 41 addetti per ogni 1.000 abitanti, spetta a Incudine, con solo 14 addetti privati rispetto ai 344 abitanti censiti nel 2022.

Ma sono una dozzina i centri con meno di 100 addetti privati per ogni 1.000 residenti da Losine (43), a Pertica Alta (49) a Paspardo (52), a Provaglio Val Sabbia (58) e con valori di poco superiori, Pertica Bassa, Cevo, Lozio, Ossimo, Saviore dell’Adamello, Treviso Bresciano e Marmentino. Centri meno attrattivi per il lavoro e, come tanta parte della montagna interna, per la vita delle persone. Comuni, lo abbiamo raccontato sul giornale di martedì, dove anche la media dei redditi è più bassa che nel resto della provincia.  

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