«Lesioni a polso e ginocchio le conseguenze più frequenti»

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Lesioni ai legamenti per gli sciatori, fratture ai polsi per chi pratica snowboard. Sono questi i maggiori rischi che corre chi ama gli sport invernali. A descriverne i cambiamenti negli ultimi anni, fornendo anche dettagli circa i tempi di recupero e i costi richiesti, è il dott. Flavio Azzola, medico specializzato in ortopedia e traumatologia, che fa parte del team del dottor Bonaspetti.

Partiamo dallo sci. «Con la diffusione di nuove attrezzature, negli ultimi anni, sono diminuite le fratture alle gambe e alle caviglie - spiega - scarponi più bassi tengono serrata la caviglia scaricando però il peso sulle articolazioni e portando così a una diminuzione del 55%, secondo recenti studi, delle fratture di questo tipo e a un contemporaneo aumento del 300% delle distorsioni del ginocchio. Piuttosto diffuse sono anche lesioni alla mano».

La parte del corpo più a rischio per gli snowboarder è invece il polso. «L'utilizzo del casco dovrebbe ridurre i traumi cranici ma essendo stato introdotto da poco è ancora presto per sicuri pronostici - prosegue Azzola - I maggiori traumi registrati in ospedale (nonostante si tratti ancora di uno sport di nicchia, che si sta diffondendo solo negli ultimissimi anni) sono distorsioni e fratture ai polsi, insieme a distorsioni al rachide cervicale».

I tempi di recupero sono difficilmente calcolabili poiché «dipendono dall'entità del trauma, ma è sempre necessario un periodo di fisioterapia. Una persona non giovanissima può anche decidere di non farsi operare al legamento crociato anteriore e dopo 35 giorni può riprendere a guidare e lavorare in ufficio, mentre per poter sciare di nuovo sono necessari sei mesi. La frattura del polso richiede invece circa tre mesi di recupero». E i costi quali sono? «La spesa sanitaria è per la Regione di circa 8mila euro per le lesioni ai legamenti e 6mila per il polso - conclude il medico - Comprensivi di intervento, fisioterapia e periodo di fermo dal lavoro».
c. c.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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