Legittima difesa, che cosa pensano i bresciani

Il disegno di legge sulla legittima difesa, approvato al Senato ora arriva alla Camera. Una larga fetta di bresciani si dice a favore
TANTI SI', QUALCHE RISERVA
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Se un ladro armato entra in un appartamento sarà sempre esclusa la punibilità per gli inquilini che utilizzano un'arma per difendersi.

È quanto quanto recita l'articolo 1 del disegno di legge sulla legittima difesa, approvato al Senato e che ora arriva alla Camera. Soddisfatti Movimento 5 stelle, ma soprattutto la Lega che vede portare a compimento una delle sue battaglie storiche.

 

 

 

 

La proposta di legge è stata approvata anche con i voti di Forza Italia e Fratelli d'Italia anche se i primi chiedevano uno sforzo in più. Critica fortemente il testo il partito democratico. Secondo il deputato Alfredo Bazoli si inserisce il principio che è meglio sparare a chiunque entri in casa piuttosto che dare più soldi e risorse alle forze dell'ordine.

La nuova legge incassa i favori anche di una larga fetta di bresciani. Tra le voci raccolte nelle scorse ore a prevalere, infatti, è la convinzione che, in caso di intrusione da parte di estranei, la difesa del proprio domicilio e dell'incolumità personale o dei propri familiari sia sempre da considerarsi legittima.

E se non manca qualche critica da parte di chi intravede nella nuova legge il rischio di una corsa alle armi e di una legittimazione della violenza, la maggior parte dei bresciani resta convinta della necessità di modificare una legge, quella attuale, che non sembra offrire sufficienti tutele per la popolazione, né costituire un efficace deterrente per i malintenzionati.

A tal proposito particolarmente gradita ai bresciani sembra essere la previsione di un inasprimento delle pene per i reati di violazione di domicilio e furto in appartamento. 

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