Leggere a cottimo: la felicità in cantiere

Ci sono notizie che subito assumono un po’ il valore di un apologo. Una di queste viene da Mapello, il paese bergamasco assurto ad improvvisa fama quando nel 2014 un muratore locale, Massimo Bossetti, fu arrestato con l’accusa di aver ucciso la tredicenne Yara Gambirasio. Oggi, archiviata - si fa per dire - quella tragedia con la condanna di Bossetti, Mapello torna alla ribalta per un’originale iniziativa che vede protagonisti ancora dei muratori.
Il manager di un’impresa edile ha infatti garantito 100 euro di premio alla novantina di dipendenti per ogni libro che leggano, a scelta tra 60 titoli, e di cui facciano una scheda di presentazione per i colleghi. Con un ulteriore extra se il libro è in inglese. Il sospetto di una certa originalità poteva esser indotto dal «sostenibile» che l’azienda aggiunge all’Edilizia della denominazione sociale Vanoncini spa. Ma ormai un «sostenibile» non lo risparmia più nessuno.
Non altrettanto comune è invece l’idea di ricorrere ad una versione sui generis del cottimo, ben noto e praticato nel settore, per incentivare la lettura... cioè la passione dell’ad dell’azienda, Danilo Dadda, che ha creato il «Club del Libro dei muratori». Sosteneva lo scrittore Jorge Luis Borges che in fatto di libri la sapeva lunga: «La lettura di un libro è una delle forme di felicità che sono date all’uomo». In questo caso si può dire che la Vanoncini ha cercato letteralmente di metterla in cantiere. Ma in fondo, a pensarci bene, i libri non sono forse mattoni fondamentali per edificare quello che sant’Agostino definiva «il palazzo della memoria»?
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