Lavori sui 30 km da Edolo alla Valtellina

Qualche decina di operai al lavoro. Mezzi meccanici in gran fermento. Automobilisti che percorrono la strada lentamente per rispettare il limite di 30 chilometri orari imposto dall'Anas per favorire la sicurezza di chi transita e di chi è in cantiere. I lavori per la tanto sospirata variante lungo la statale 39 in direzione Aprica viaggiano per fortuna a gonfie vele e si spera che la tabella di marcia sia rispettata per «chiudere la partita» entro la fine dell'anno.
I quasi trenta chilometri che separano Edolo dalla Valtellina - è risaputo - non sono certo il massimo quanto al comfort di viaggio: la percentuale di pendenza è assai elevata, le curve sono spesso a gomito e i tratti di strada a monocorsia molto frequenti, con il rischio effettivo di scontri frontali tra automezzi a causa della poca visibilità; oppure scivolamenti sul ghiaccio nel periodo invernale; oppure ancora mezzi di grosse dimensioni costretti a manovre impossibili per riuscire a muoversi in contemporanea con le auto.
Da qui i 14,8 milioni investiti dall'Anas - pressata dagli enti locali e dalle due Province interessate - per una variante che dovrebbe mettere in sicurezza l'intero tratto, prevedendo una galleria di 400 metri sopra l'abitato di Edolo (poco prima della frazione di Cortenedolo, salendo dalla Valcamonica) ed un ponte di quasi 50 metri che congiunga l'ingresso di Corteno Golgi (nei pressi del ristorante Edelweiss) con via Brescia, dall'altra parte del torrente, dove un ampio parcheggio serve il municipio cortenese e il cimitero.
Nel primo caso l'obiettivo è allargare la carreggiata bucando la montagna; nel secondo bypassare la strettoia del centro storico del paese, che ospita anche il bivio - molto trafficato - per Aprica, appostando un ponte decisamente più largo e facilmente percorribile.
Il direttore dei lavori delle ditta vincitrice di appalto conferma che i circa tre metri di escavazione quotidiana in galleria procedono puntualmente e si conta di finire per luglio (mancano ancora 260 metri), mentre sul versante del ponte sono in via di ultimazione le fondamenta che dovrebbero reggere il peso della struttura. Calcolando che i lavori sono partiti ai primi giorni di marzo, con l'arrivo del caldo, il cronoprogramma è assolutamente rispettato ed i sindaci dei due Comuni interessati non nascondono la loro soddisfazione.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato