L'app-mania del momento si chiama Ruzzle

Impossibile non averlo notato. È il rompicapo del momento e milioni di appassionati hanno già sviluppato una dipendenza da App. Stiamo parlando di Ruzzle, da gennaio infatti il gioco ideato da Mag Interactive e scaricabile anche in versione gratuita, è in vetta alle classifiche di download in 50 Paesi.
Per coloro che (ancora) non facessero parte degli oltre 16 milioni di giocatori, collegati da tutto il globo, ecco la spiegazione del gioco. Accessibile a tutti, uno dei suoi punti di forza è proprio la semplicità, Ruzzle, simile ai classici Scarabeo o Paroliere, presenta all’utente una scacchiera composta da 16 lettere con cui bisogna formare delle parole di senso compiuto «collegando» le varie caselle tra loro. L’App è più che intuitiva e un’occhiata alla schermata permette di entrare subito nel vivo della sfida: basta poco per capire che lo scopo del gioco è trovare più vocaboli possibili nel tempo a disposizione.
Ma che gara sarebbe senza avversari? Ecco l’altra caratteristica che ha permesso allo «Scarabeo 2.0» di scalare le classifiche mondiali: il suo essere così «social». Ruzzle permette di sfidare giocatori vicini e lontani, di proporre matches agli amici di Facebook o ai followers di Twitter e di pubblicare i risultati online. Il tutto in un tempo brevissimo: le tre manche durano due minuti l’una e possono essere anche stoppate e rimandate a più tardi.
Così ogni minuto libero diventa buono per cucire insieme lettere in versione «touch». Addirittura, a dispetto del fair play, qualcuno ha già iniziato a barare: ultimamente spopolano le App create per risolvere in modo automatico qualsiasi schema proposto dal gioco. La vittoria è assicurata, ma che divertimento c’è?
Non dimentichiamo che, bari o onesti, il gioco potrebbe farvi ruzzolare nel tunnel della dipendenza. Sembra che ogni giorno si disputino nel mondo partite per un tempo pari a 115 anni: un successo veramente inaudito e inimmaginabile per un meccanismo così semplice, che grazie alla sua popolarità forse verrà trasformato anche in un format televisivo.
Nell'attesa di scoprire se il gioco delle 16 caselle conquisterà davvero anche la tv, non ci resta che allenarci: si accetta ogni sfida.
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