Laghi bresciani in sofferenza: da gennaio metà delle piogge abituali

Al momento il Sebino è 22 centimetri sotto il livello, il Garda a meno 25 cm. Poveri anche gli afflussi dei fiumi
Si allungano le spiagge dei laghi bresciani. La mancanza d’acqua dura ormai da mesi - Foto © www.giornaledibrescia.it
Si allungano le spiagge dei laghi bresciani. La mancanza d’acqua dura ormai da mesi - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dall’inizio dell’anno nel bacino nord dell’Oglio, quindi in Valcamonica e sul lago d’Iseo, ha piovuto meno della metà di quanto successo in media negli ultimi decenni.

I numeri che certificano una carenza di acqua a livello dei minimi storici arrivano dal Consorzio dell’Oglio di via Solferino, dove nei giorni scorsi si è compiuto un lavoro di ricognizione e confronto con il passato sui pluviometri che contano il livello delle piogge a Bessimo di Darfo Boario, Cedegolo, Edolo e Sarnico. In tutti i casi la mancanza registrata si aggira sul 50%.

A Bessimo nei primi 10 mesi (o poco meno) di quest’anno sono caduti 470 millimetri contro uno storico di 911 millimetri; a Cedegolo 490 contro 923; a Edolo 440 contro 890; a Sarnico 418 contro 890. Le differenze – come fatto notare dagli esperti del Consorzio che gestisce le portate del più grande fiume bresciano – «sono inusualmente rilevanti». «L’indagine ha fatto anche emergere - continuano - che dall’1 gennaio a oggi l’altezza del lago d’Iseo è sempre stata sotto la media del periodo, anche se il beneficio della regolazione mediante la chiusa ha consentito di avere un livello più alto e redditizio (per le irrigazioni) per buona parte dell’estate di quanto sarebbe stato con un deflusso naturale non regolato».

Ieri sia l’Iseo che il Garda avevano un livello dell’acqua bassissimo: il primo 22 centimetri sotto lo zero idrometrico contro una media che per il 19 ottobre è di 34 centimetri, il secondo di 25 centimetri a fronte di 71. Tradotto in volumi significa che nell’Iseo mancano 34 milioni 160mila metri cubi di acqua e nel più grande Garda ben 164 milioni e 500mila metri cubi.

Gli afflussi dai fiumi ai laghi sono altrettanto poveri. Dall’Oglio stanno entrando nell’Iseo 16 metri cubi al secondo contro una media di 57 metri cubi. Dagli affluenti del Garda, di cui il maggiore è il Sarca, stanno entrando nel più grande lago d’Italia 5,6 metri cubi al secondo quando la media del periodo è di 58, quindi dieci volte inferiore.

Sulla stessa linea i flussi cumulati in tutta questa parte dell’anno in ognuno dei due maggiori laghi bresciani. Nel Garda in quasi dieci mesi è arrivato un volume di 548 milioni di metri cubi mentre l’anno scorso erano stati 1 miliardo e 401 milioni (-852 milioni). Nell’Iseo 651 milioni di metri cubi mentre nel 2021 erano stati 1 miliardo e 471 milioni (-819 milioni). Leggermente migliore la situazione del lago d’Idro, cresciuto da inizio mese di 6 centimetri, passando quindi da 367,36 metri sul livello del mare a 367,42. L’anno scorso, sempre al 19 di ottobre, il livello dell’acqua raggiungeva i 367,78 metri sul livello del mare, in vantaggio idrico di 36 centimetri e 4 milioni di metri cubi rispetto a quest’anno.

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