Ladri e vandali in azione allo Sporting Club di Brescia

Vetri rotti, porte sfondate, magazzino a soqquadro e materiale tecnico sparito dagli armadietti: non è certo questo il «biglietto da visita» che lo Sporting Club Brescia desiderava trovare all’apertura dei cancelli di casa. Ad ogni modo, queste le istantanee che la società di calcio cittadina ha fotografato ieri mattina al centro comunale di via Collebeato: qualcuno è entrato di notte e si è divertito a lasciare un segno del proprio passaggio.
L’intrusione nell’impianto intitolato a Renato Gei, scoperta il giorno seguente, poco prima che cominciassero gli allenamenti delle squadre giovanili, ha suscitato indignazione. «I principali danni sono stati riportati dalle strutture - racconta il presidente dell’Scb, Ezio Di Loreto -. Pare siano state usate le sedie come ariete per farsi strada tra i locali e raccattare qua e là vestiti e palloni, ma non ne abbiamo le prove: le telecamere sono state messe fuori uso. Abbiamo sporto ovviamente denuncia ai Carabinieri contro ignoti, adesso non ci resta che fare la conta dei danni, ammontabili a qualche migliaia di euro, e rimboccarci le maniche per sistemare tutto: la stagione agonistica è ormai iniziata».
«La prossima volta, avvisateci quando venite, che vi apriamo le porte: sarete nostri graditi ospiti. Sarà un piacere comprendere le vostre azioni fine a se stesse», scrivono ironicamente i dirigenti in un post caricato sui social, rivolgendosi agli autori del gesto.
Uno sdegno, il loro, mascherato sì da un sarcastico benvenuto, ma rimarcato pure in modo esplicito: «Avete rovinato un ambiente che tante persone hanno costruito soprattutto nel tempo libero, dando anima e corpo - proseguono -, con l’unico intento di offrire benessere ai ragazzi e alle rispettive famiglie, cercando di creare momenti di evasione e serenità, impegnandoli in attività sportive».
A tal proposito, la mission della società non si ferma: «Andremo avanti lo stesso - si legge nelle battute finali dello sfogo -: l’accaduto non ci impedirà di continuare il nostro lavoro e e il nostro impegno sociale».
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