La vita di Giulia vale 2.500 euro

L'assicurazione Axa ha proposto la cifra come risarcimento alla famiglia. La madre indignata "Non vogliamo soldi ma giustizia".
La testimonianza della mamma di Giulia
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Offensiva. Inaccettabile. Non ci sono altri aggettivi per definire l'offerta che l'assicurazione Axa ha presentato nei giorni scorsi alle famiglie dei 21 giovani morti durante la Loveparade a Duisburg, il 24 luglio del 2010. Duemila euro. Con la possibilità di arrivare anche a duemilacinquecento. Tanto vale, evidentemente, per la società assicurativa che si era accordata con il comune tedesco e gli organizzatori della manifestazione finita in tragedia, la vita di un giovane.
Tra le vittime della strage sotto quel maledetto tunnel, anche Giulia Minola, bresciana di 21 anni di casa in città, studentessa al Politecnico di Milano.
Sua mamma Nadia e la sorella Claudia ne hanno parlato con il Giornale di Brescia e con Teletutto

«Vorrei che sia chiara subito una cosa - afferma la signora Zanacchi -. Di questioni di soldi noi non ci siamo mai occupati, perché i soldi non sono niente. A noi e ad altri genitori interessa riuscire ad arrivare ad un processo e alla successiva condanna delle persone che sono responsabili e che invece non vogliono assumersi quelle responsabilità. Per me la parola risarcimento non esiste - continua a spiegare -, e non voglio assolutamente parlarne. A maggior ragione non voglio parlare di cifre».

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