La storia di Arturo, calciatore della Nazionale senza gamba

Dopo aver coronato il sogno che aveva da bambino, Mariani ha incontrato gli studenti della Famiglia Universitaria
MARIANI: "NATO COSI'"
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Da bambino sognava di diventare un grande calciatore e oggi, all’età di 24 anni, può ben dire di aver coronato il suo sogno. Ha disputato un mondiale in Messico e con la sua Nazionale si è qualificato quinto agli europei di calcio a Istanbul.

E tutto questo nonostante sia «nato così», privo della gamba destra. Una vita vissuta su una gamba sola per Arturo Mariani, giovane romano cresciuto in uno dei quartieri popolari della capitale, invitato a parlare agli ospiti della Famiglia Universitaria “Card. Bevilacqua-Rinaldini”.

Una vita fatta di tanti sacrifici affrontati sempre con una straordinaria positività e grande entusiasmo, propri di chi è consapevole che la vita è un dono che non va solo rispettata ma anche restituita al prossimo. E’ per questo che da qualche anno fa servizio di volontariato  alla mensa della Caritas di Roma ed è diventato un testimonial nelle scuole e in vari convegni sull’importanza dell’integrazione.

A Brescia Mariani è stato invitato da Marco Rodondi, responsabile della Famiglia Universitaria che ogni anno organizza per gli studenti un ciclo di incontri, alcuni di carattere scientifico o accademico, altri più di tipo esperienziale. 

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