La santella delle Civine torna all’antico splendore

L’edicola votiva, rimasta coperta per diversi giorni per permettere lo svolgimento dei lavori, è stata svelata al pubblico
Sistemata grazie al contributo di Rosi Venturini - Foto © www.giornaledibrescia.it
Sistemata grazie al contributo di Rosi Venturini - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Eccola, in tutto il suo splendore: la santella di Civine è tornata ai fasti di un tempo, dopo il sapiente restauro condotto in queste settimane. L’edicola votiva, rimasta coperta per diversi giorni per permettere lo svolgimento dei lavori, è stata svelata al pubblico nelle ore scorse, in occasione del santo patrono della frazione gussaghese, San Girolamo.

Un restauro importantissimo sia per la comunità sia per la committente, la 92enne Rosi Venturini (storica perpetua di don Piero Chito’, parroco di Civine per 25 anni, scomparso 4 anni fa) che ha voluto dedicare questo intervento proprio a don Chitò, grande estimatore della elegante trifora settecentesca dedicata a San Rocco, a San Girolamo e alla Madonna.

Le operazioni hanno compreso il restauro conservativo degli intonaci e dei pregevoli dipinti dell’edicola votiva che introduce al cimitero, slavati dal tempo e dalle intemperie. «Un recupero di grande valenza, che riporta al suo splendore originale un bene, segno di una fede popolare e patrimonio della nostra cultura e tradizione.

Un restauro reso possibile grazie alle generosità della signora Venturini e del nipote Mario, ai quali va il grazie di cuore da parte della comunità» ha spiegato il sindaco Giovanni Coccoli, al termine della cerimonia di benedizione della santella.

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