La salumeria Derelli chiude: «Dobbiamo ripensare la città»

«Ci dobbiamo interrogare - spiega Achille Derelli - ci sono pesi massimi e pesi piuma e noi piccoli non possiamo competere»
  • Derelli, ultimo giorno per la storica salumeria
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Dopo 56 anni chiude Derelli. La salumeria di via Gramsci, una delle ultime del centro storico, abbassa la serranda l'ultimo giorno del 2019. Ultime ore di lavoro quindi per l'esercizio che era anche gastronomia e ristorante. Dopo il Ceppo, Lazzaroni e molti altri un altro negozio storico lascia la città. 

Nel post pubblicato sulla pagina Facebook di Derelli si ringraziano «i fedeli clienti e le persone amiche che ci hanno scelto e sostenuto fino ad oggi, che hanno apprezzato il nostro lavoro e i nostri prodotti, che ci hanno offerto amicizia, stima e fiducia, regalandoci sorrisi e soddisfazioni».

Ma perchè abbassare la serranda? «Ci dobbiamo interrogare su che città vogliamo - spiega Achille Derelli -. Una marea di negozi resistono, ma tutti fanno fatica. Qualcosa va fatto, non mi sto lamentando ma leggo la situazione della nostra città. Ci sono pesi massimi e pesi piuma e noi piccoli non possiamo competere».

Derelli non si lamenta di chi siede in Loggia, ci dice, ma chiede più attenzione per i piccoli commercianti: «Bisognerebbe non far più aprire grandi gruppi che stanno aperti pochi anni e poi chiudono o mettono in cassa integrazione parte del personale, così distruggiamo un tessuto economico. Dobbiamo reimpostarci». 

«Non mi sono stufato di fare questo lavoro - conclude - ma dopo aver tenuto duro per amore, per la famiglia, per i ricordi e la gloria bisogna prendere una decisione».

Un pensiero anche per chi non c'è più: «al mio indimenticabile padre Giuseppe “Beppe” che ci ha lasciato troppo presto e che non è stato facile sostituire ed eguagliare. Ci ho provato, ci abbiamo provato tutti insieme».

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