La nuova vita di Santa Maria del lino

Mercoledì la cerimonia in ricordo di quello stesso giorno del 1608 in cui venne posata la prima pietra per realizzare l’edificio sacro
SANTA MARIA DEL LINO TORNA AI BRESCIANI
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La restituzione alla città del complesso di Santa Maria del lino - della chiesa e dell’ex canonica - è il frutto di una stretta sinergia e di un intreccio proficuo di relazioni tra enti ed istituzioni che da anni stavano lavorando per raggiungere questo risultato.

Da una parte la Fondazione Casa di Dio, che era la proprietaria e che ha affrontato i lavori di ristrutturazione dei due edifici, dall’altra l’Università di Brescia che ha acquistato la struttura dell’ex canonica per realizzare l’ufficio di orientamento giovanile e la foresteria per professori stranieri. Il tutto con il supporto della Fondazione Cariplo e della Fondazione della Comunità bresciana - rappresentata dalla presidente Alberta Marniga - e la supervisione della Soprintendenza ai beni culturali e del Comune.

La cerimonia si è svolta mercoledì in ricordo di quello stesso giorno del 1608 in cui venne posata la prima pietra per realizzare l’edificio sacro voluto fortemente dalla popolazione.

La chiesa sarà probabilmente riservata alla pastorale giovanile, con apertura - da metà ottobre - tutti i giorni dalle 11 alle 15 e la celebrazione della messa alle 12.45.

Con la ristrutturazione del complesso della Madonna del lino si aggiunge un nuovo tassello alla rigenerazione del tessuto urbano del centro storico cittadino, senza più quelle cesure create dal degrado e dall’abbandono in cui versavano i due edifici.

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