La nuova carta (elettronica) di identità: pin e impronte digitali

Arriverà a ottobre a Brescia la nuova carta di identità elettronica: sarà rilasciata dal Ministero e registrerà anche le impronte digitali
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Per misurarne i reali effetti ci vorranno anni. Ma il decreto che impone la registrazione delle impronte digitali con il rilascio della nuova carta di identità (a Brescia già dall'inizio di ottobre) è destinato a far discutere, come già in passato, costituzionalisti e garanti della privacy: entro un decennio il Ministero dell'Interno disporrà («per motivi di sicurezza») delle impronte digitali di tutti i cittadini regolari sul territorio.

Questa è una delle novità che saranno introdotte con l'arrivo della nuova carta di identità elettronica: sarà definitivo l'addio al documento cartaceo, come pure quello alla tessera elettronica sperimentale. Che, in città, nei suoi pochi anni di vita è andata incontro a non pochi problemi, con connessioni - gestite dallo stesso Ministero - a singhiozzo e terminali in perenne guasto.

La nuova Cie oltre a sostituire i vecchi documenti di identità (la si potrà richiedere alla loro scadenza, furto o smarrimento) sarà rilasciata dal Ministero dell'Interno: i Comuni faranno da tramite, con la gestione delle prenotazioni via web e la raccolta e l'invio dei dati al sistema centrale tramite le sedi delle anagrafi. Oltre ai dati biometrici (impronte e fotografia) sulla carta si potrà indicare anche la volontà di donare gli organi. Associato alla carta ci sarà infine un codice pin per alcune operazioni telematiche (Inps, Agenzia delle entrate).

L'invio sarà a carico del Ministero, che spedirà il documento all'indirizzo di residenza del richiedente in 6 giorni. Il costo è di 22 euro.

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