La moda nel dna: il talento precoce di Francesco Salvi

Grazie alla sua collezione il 21enne è stato inserito tra i nomi dei finalisti al Milano moda graduate
Francesco Salvi
Francesco Salvi
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Il ragazzo ha stoffa, e su questo non c’è alcun dubbio. A confermarlo è il successo della sfilata che la Settimana della moda di Milano ha riservato ai talenti emergenti, dove il giovane stilista Francesco Salvi, 21enne di Castel Mella, si è messo in evidenza tra i migliori neodiplomati del corso triennale di fashion design dello Ied moda di Milano. Un successo poi confermato dall’inserimento nella rosa dei finalisti di Milano moda graduate.

Per il progetto di tesi presentato alla sfilata, Francesco Salvi ha realizzato una collezione che si ispira al mondo industriale da cui proviene e in cui si è formato, facendo decollare la verve creativa con le suggestioni che pescano nelle emozioni forti dell’arte. Francesco Salvi è cresciuto tra i tessuti: responsabile della contaminazione è papà Davide, che guida l’azienda di famiglia produttrice di tessuti a maglia a Travagliato.

«Sicuramente l’azienda di famiglia ha fortemente contribuito ad alimentare la passione per il mondo della moda - conferma Francesco -. Ho trascorso gran parte dell’infanzia e dell’adolescenza nella fabbrica di mio padre e questo mi ha permesso di conoscere i tessuti e le dinamiche aziendali, la parte concreta del lavoro che ho messo al servizio della creatività».

Una creatività che non si ispira al già visto o a chi ha già conquistato le vette del successo: «Il mondo della moda è estremamente complesso e difficile - riflette Francesco Salvi -. Chi ha raggiunto i vertici e impone un brand merita il massimo rispetto, ma non ritengo sia di aiuto cercare ispirazione nelle idee altrui. Il fascino della moda sta nella creatività, nella capacità di utilizzare i tessuti e la materia per esprimere un concetto, per creare un visione. Mi piace emozionarmi per trasferire quello che provo nei miei modelli e mi ispiro spesso ad artisti come Agostino Bonalumi e Lucio Fontana. L’ispirazione viene osservando: oggi più che mai la moda ha bisogno di colmare quello che manca all’uomo».

Ma cosa ha insegnato l’esperienza della sfilata milanese al giovane Salvi? «Mi ha confermato che ho ancora moltissimo da imparare. È stata una bellissima esperienza, molto gratificante, ma è un punto di partenza. Spero che questo rappresenti un trampolino di lancio per cominciare a lavorare in questo settore. Mi piacerebbe trovare occupazione nei settori stile, prodotto, ricerca materiali e tessuti, ovvero i punti cardine di un brand, dove si fa ricerca e sviluppo». Creativo di talento offresi, quindi: «Sono pronto a cogliere l’occasione - conclude Francesco -. Intanto continuo studiare e a fare ricerca: la moda è il mio mondo e voglio sfruttare ogni opportunità».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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