La metro a prova di disabili: Ascensore rotto? Taxi gratis

Accordo tra Brescia Mobilità e i taxisti per integrare il servizio in caso di rotture
Un ascensore della metro di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Un ascensore della metro di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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La metropolitana di Brescia sempre più a prova di disabile. Non solo percorsi per non vedenti, ascensori e banchine accessibili. Ora arriva anche il taxi gratuito nel caso l’ascensore fosse rotto o in manutenzione.

Un unicum a livello nazionale, grazie ad un accordo tra Brescia Mobilità e la cooperativa dei taxisti. «Garantire l’accessibilità a tutti gli utenti è un dovere - spiega il direttore generale di Brescia Mobilità Marco Medeghini -. Abbiamo pensato a questo accordo per integrare diversi sistemi di trasporto e risolvere un potenziale problema nel caso di fermo prolungato di un ascensore».

Una misura non scontata, visto quel che avviene in altre città. A Roma, ad esempio, metà delle stazioni della metropolitana (38 su 75) sono recentemente risultate inaccessibili per i disabili o per chi ha problemi di movimento, come anziani o mamme con passeggini. Ascensori rotti, scale mobili e montascale fuori uso. Problemi figli di infrastrutture nate nei decenni passati, quando l’attenzione su questi temi era di certo più bassa.

Ma la metro di Brescia si conferma comunque un «bell’esempio» a livello nazionale. Il prossimo marzo compirà 10 anni: ogni anno effettua 134mila corse. In tutte le stazioni vi sono percorsi segnalati in Braille, a supporto dei viaggiatori ciechi o ipovedenti. L’accesso sui treni è comodo perché il piano di ingresso è allineato con il livello della banchina, senza gradini o sbalzi. A bordo di tutti i veicoli sono presenti due postazioni dedicate per le carrozzine, entrambe contrassegnate da apposita segnaletica.

Tutte le 17 stazioni sono poi dotate di almeno un ascensore che permette anche agli utenti in carrozzina di avere accesso diretto alle banchine. Le fermate di Sant’Eufemia-Buffalora, Sanpolino e Poliambulanza hanno un solo ascensore, mentre le altre ne hanno almeno due (Prealpino, Casazza, Mompiano, Europa, San Polo, San Polo Parco) e in alcuni casi tre, tra ascensori interni ed esterni (Vittoria, San Faustino, FS, Marconi).

Che succede in caso di rottura dell’ascensore, soprattutto in quelle stazioni dove ce n’è uno solo? «Ci siamo interrogati su come risolvere questo problema - spiega Medeghini -. Abbiamo valutato diverse soluzioni, alla fine abbiamo optato con l’accordo con i taxisti». Qualora un ascensore non fosse utilizzabile per manutenzione, è stata istituita una procedura ad hoc per assistere le persone con ridotta mobilità che possono richiedere un servizio taxi totalmente gratuito che li può accompagnare fino alla stazione metro di proprio interesse o comunque nelle sue vicinanze, permettendogli così di portare a termine il viaggio.

In questi (rari) casi viene posizionato un cartello sulle pareti degli ascensori in cui viene indicato un numero di telefono - attivo solo quando l'ascensore è fuori uso - a cui risponde la centrale operativa che, dopo aver ricevuto la segnalazione, si attiva immediatamente per inviare il taxi sul posto. Non solo. In caso di necessità il diversamente abile, o qualsiasi utente in difficoltà, può avere un'assistenza dedicata contattando la centrale operativa attiva h24 tramite i bottoni SOS. Infine sia il sito www.bresciamobilita.it che l’app Bresciapp! sono entrambi accessibili per ipovedenti e non vedenti.

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