La mafia imprenditoriale che si è fatta strada nel Bresciano

Se ne è parlato alla Camera di Commercio, dov'è stato aperto uno sportello dedicato alle vittime della criminalità organizzata
LA MAFIA NEL BRESCIANO
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«Brescia è una delle poche province del nord Italia in cui sono radicate tutte le principali organizzazioni mafiose, Cosa nostra, 'Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita. Il numero dei beni confiscati è molto alto e questo dà la dimensione del fenomeno».

A dirlo è Mattia Maestri, ricercatore dell'Osservatorio sulla Criminalità organizzata dell'Università degli Studi di Milano.

La mafia non la vediamo, ma c'è anche nel Bresciano. Lo dicono gli studiosi, lo dice il sostituto procuratore Paolo Savio e la Guardia di Finanza. Non solo: lo testimoniano anche i dati della Camera di Commercio che ha aperto uno sportello ad hoc.

Esempi, storie, racconti a professionisti, privati cittadini e studenti sono stati portati durante il convegno «Infiltrazioni criminali nell'economia reale» ospitato dall'Auditorioum della Camera di Commercio in via Einaudi.

La criminalità organizzata, è stato detto, non fa più gesti eclatanti come omicidi o addirittura stragi, ma nel Bresciano - hanno detto il comandante provinciale della Guardia di Finanza Salvatoire Russo e il magistrato Poalo Savio - è quasi esclusivamente mafia imprenditoriale: si offre all'imprenditore un servizio o un prodotto dalla fattura falsa alla liquidazione di una società in difficoltà.

 

 

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