La Lombardia sospende i nuovi ticket sanitari

Maroni: parte un’operazione che porterà alla generale riduzione dei pagamenti
Regione, sospesi i nuovi ticket
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La Giunta lombarda ha congelato i nuovi ticket sanitari entrati in vigore dal primo giugno. La Giunta di Roberto Maroni ha infatti approvato la sospensione della delibera di dicembre scorso con cui la Giunta precedente introduceva il pagamento del ticket per 55 interventi prima gratuiti. La sospensione è stata approvata fino al 31 dicembre del 2013 e quanti avessero ricevuto, dietro pagamento ticket, queste prestazioni in questi primi giorni di giugno saranno rimborsati. «Questo - ha detto Maroni - è l’inizio di un processo di riduzione dei ticket. Non possiamo continuare ad aumentare i ticket su prestazioni sanitarie per finanziare le viziosità di altre Regioni».

Con la delibera parte l’operazione ticket in Lombardia. La sospensione fino a fine anno del pagamento su 55 prestazioni «a bassa intensità operativa e assistenziale» è solo il primo passo per una riforma complessiva dell’intero sistema, ha spiegato ancora il Governatore. «Entro la fine della legislatura vogliamo arrivare a ridurre e possibilmente azzerare i ticket sanitari».

Si tratta di interventi di chirurgia generale (come ad esempio riparazione ernia inguinale, riparazione di ernia ombelicale, asportazioni di cisti), ortopedia (rimozione di dispositivo impiantato, artroscopia), oculistica (inserzione di cristallino a seguito di estrazione di cataratta e altri), otorinolaringoiatria (turbinectomia e altri), odontostomatologia (alveoplastica), pneumologia (biopsia endoscopica del polmone), ostetricia e ginecologia (asportazione o demolizione di lesione dell’utero o della cervice), chirurgia plastica (innesto di cute o derma rigenerativo), gastroenterologia (litotripsia coliciste o dotti biliari), nefrologia (litotripsia del rene, uretere e vescica).

«Questa decisione è importante - ha aggiunto il presidente Maroni -, perché rappresenta uno spartiacque. La Lombardia è una Regione virtuosa e con i conti a posto; per questa ragione non vogliamo continuare a mettere i ticket, per finanziare la viziosità e i buchi di bilancio di altre Regioni».

Il presidente ha anche confermato che, nei prossimi giorni, sarà nominata una Commissione di valutazione, presieduta da Umberto Veronesi, cui sarà assegnato il compito di formulare proposte sulla riforma del sistema sanitario lombardo.

Già oggi circa la metà dei cittadini lombardi non paga alcun ticket per motivi di patologia, di età o di reddito. Sono infatti esenti, tra gli altri, tutti i cittadini di età inferiore a 14 anni, indipendentemente dal reddito; i cittadini di età superiore a 65 anni, purché appartenenti a nucleo familiare fiscale con reddito lordo complessivo non superiore a 38.500 euro; i titolari di pensioni sociali e i familiari a carico.

Sono inoltre gratuite le prestazioni finalizzate alla diagnosi precoce dei tumori: Mammografia ogni 2 anni per le donne tra 45 e 69 anni e tutte le prestazioni di secondo livello, qualora l'esame mammografico lo richieda; Pap test ogni 3 anni per le donne tra 25 e 65 anni; Colonscopia ogni 5 anni oltre i 45 anni di età e per i gruppi a rischio; accertamenti specifici per  neoplasie in età giovanile, secondo criteri determinati dal Ministero della Sanità.

Sono infine escluse dal ticket diverse altre prestazioni erogate a fronte di particolari condizioni di interesse sociale come ad esempio screening, tutela della maternità.


L'elenco completo delle esenzioni è disponibile sul sito
www.sanita.regione.lombardia.it.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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