«La Loggia chieda ad A2A un cambio dei parametri»

Lo chiede con decisione il comitato «Basta Veleni»
L’incontro di ieri in piazza Paolo VI © www.giornaledibrescia.it
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Una «trappola», un «imbroglio», un «paradosso»: così i delegati del comitato «Basta Veleni» definiscono la nuova riduzione del fattore di energia primaria di A2A per Brescia (nel 2021 sceso a 0,12) che, a detta degli ambientalisti, ostacolerebbe il risparmio energetico, la transizione ecologica e il contrasto al cambiamento climatico, «tutto sulle spalle dei bresciani». L’analisi del gruppo di lavoro costituito da Massimo Cerani, Marino Ruzzenenti e Pietro Zanotti riprende gli studi già effettuati nel 2018 sulla riduzione del fabbisogno energetico, ma ora mette l’accento su un nuovo allarme.

La denuncia parte da un assunto: «Le case dei quartieri esterni al centro storico, pressoché prive di coibentazione, non possono accedere al superbonus 110% perché essendo allacciate al sistema A2A con l’acqua fornita dal teleriscaldamento sarebbero già in classe A++ e quindi non potrebbero migliorare di due classi energetiche». E qui ci sarebbe il paradosso: «Non solo essere collegati al teleriscaldamento preclude la possibilità di far parte di comunità energetiche, ma il cittadino si trova anche penalizzato perché non può trovare agevolazioni». Ma come si è passati dal fattore di energia primaria a quota 0,31 nel 2017 allo 0,12 nel 2021? «Con ogni probabilità la riduzione è avvenuta a seguito dello spegnimento della centrale a carbone cosicché, in teoria, le case di Brescia allacciate al teleriscaldamento non consumerebbero quasi per niente energia primaria. È una trappola tecnologica».

Per Marino Ruzzenenti è questa un’occasione «per riaprire la discussione sul sistema Brescia. Pochi giorni fa l’assessore all’ambiente Cominelli ha detto di aver avuto la fortuna di aver ereditato un sistema di cogenerazione di energia che brucia rifiuti. Per lei questo sistema non va messo in discussione perché è green. Noi abbiamo dimostrato che è una trappola ambientale e ora dimostriamo che è anche economica. Capisco l’imbarazzo di Del Bono e Cominelli, ma la Loggia deve avere la forza di imporre ad A2A di rivedere quei parametri o deve riaprire la discussione sul futuro di questo sistema».

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