La lettera dell'Inps che spaventa i pensionati

Il finale della lettera è di quelli da balzo sulla sedia. Perché la raccomandata dell'Inps che sta arrivando in questi giorni a un buon numero di pensionati prospetta addirittura il rischio di una «revoca definitiva delle prestazioni legate al reddito». Non stupisce quindi che gli enti di patronato stiano ricevendo telefonate e visite allarmate. Che cosa succede?
Da una parte, si tratta di un fenomeno per così dire «fisiologico», come spiegano alle Acli provinciali: «L'Inps sta chiedendo il modello Red (il documento che sono tenuti a produrre i contribuenti percettori di pensioni legate al reddito, vedi box a sinistra) relativo al 2009 ai pensionati che l'anno scorso non l'hanno presentato. Capita sempre».
D'altro canto, però, si registra qualcosa di anomalo: «La metà delle persone che hanno ricevuto la lettera, e subito si sono rivolte a noi, ha già prodotto il documento entro la scadenza prevista»
E allora? In quest'ultimo caso, è lo stesso Inps a suggerire di non tener conto della raccomandata. Ma la rassicurazione non sembra placare quegli animi agitati per via del prosieguo della lettera. Chi si trovi effettivamente in difetto, infatti, è invitato a presentare domanda di ricostituzione della pensione entro il 31 ottobre; se però non provvederà, incorrerà nella sospensione delle prestazioni legate al reddito. E non è finita: la sospensione potrà diventare definitiva nel caso in cui i 60 giorni successivi al provvedimento trascorrano senza dichiarazioni da parte dell'interessato. Non dovrebbero esserci dubbi, ma molti pensionati - anche tra quelli «a posto» con le carte - sono preoccupati, mentre gli enti di patronato si mostrano cauti: «Noi per sicurezza consigliamo di comunicare all'Inps l'avvenuta consegna del modello Red», dicono alle Acli. E al Movimento cristiano lavoratori: «Noi comunque suggeriamo a tutti di presentare domanda di ricostituzione».
Al Mcl provano inoltre a ipotizzare le possibili cause della richiesta di modello Red a chi l'ha già prodotto: «I pensionati che hanno presentato il modello 730/Unico, per esempio, non avevano l'obbligo del Red; ma possono anche essersi verificate discordanze relativamente ai dati, magari al codice fiscale...» Negano all'Inps: «Nessun problema, è tutto nella norma», assicurano. E sottolineano con forza che «è assolutamente valido l'invito a non tener conto della lettera in caso di avvenuta consegna del modello».
Per gli altri casi, un'informazione ulteriore: «Il Red può essere presentato anche per via informatica con un Pin da richiedere online (il sito è www. inps.it ) o nelle diverse sedi». Se avete segnalazioni da fare o volete raccontarci la vostra esperienza scriveteci a gdbweb@giornaledibrescia.it
Francesca Sandrini
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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