La Cultura fa il boom di turisti: a Brescia 2,2 milioni di presenze in onore della Capitale

Un pacifico assalto alla città. Per vedere i monumenti, visitare le mostre, sentire i concerti, partecipare agli eventi. Nei primi sei mesi della Capitale, Brescia ha registrato oltre 2,2 milioni di presenze: una media quotidiana di 12.700, sommando i pernottamenti e i visitatori di un giorno. Un boom al di là di ogni attesa: basti pensare che nel primo semestre del 2021 le presenze in città erano state poco più di 193mila per fermarsi a 580mila a fine anno.
Bergamo ha avuto 2,6 milioni di presenze, che portano a 4,8 i visitatori totali. Considerando insieme le due città si tratta di un aumento del 48,8% rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso. Un record nella storia della Capitale della cultura. Qualche esempio. Mantova, nel 2016, chiuse l’evento con un +19%; Pistoia, nel 2017, con un +18%; Matera (capitale europea nel 2019) fece l’exploit con +33%. Città come Siena, Ravenna, Perugia in passato hanno fatto registrare addirittura il segno meno. Brescia e Bergamo, dunque, hanno saputo conquistare l’attenzione dei turisti italiani e stranieri. Per altro, bisogna considerare che i mesi di maggiore afflusso nella nostra città sono quelli estivi con l’apporto dei turisti provenienti dal Garda: i numeri di Brescia, dunque, dovrebbero salire ancora molto.

Europa
Non ci sono previsioni sul risultato finale, hanno riconosciuto ieri i sindaci di Brescia, Laura Castelletti, e di Bergamo, Giorgio Gori, facendo il bilancio di questi primi sei mesi, «ma siamo già oltre ogni aspettativa». Anche gli eventi nella seconda metà dell’anno daranno un contributo significativo. I visitatori sono arrivati dall’Italia, dall’Europa (in particolare Spagna, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Polonia), da India e Stati Uniti. Una curiosità: Brescia ha attirato più turisti italiani, Bergamo stranieri. A fare la differenza è il tipo di mobilità di accesso: l’Alta velocità ferroviaria per Brescia (che ci collega alle maggiori città italiane), l’aeroporto per Bergamo.
I dati relativi alla Capitale forniti ieri alla stampa dai due sindaci nell’incontro ospitato alla Fondazione Stelline di Milano portano tutti un vistoso segno positivo. I pernottamenti sono cresciuti del 50%.
Infopoint
Per chiedere informazioni turistiche, ai cinque Infopoint (due a Brescia, tre a Bergamo) si sono rivolte 82mila persone, il 48,6% in più rispetto al 2019. Nei primi sei mesi si sono svolti mille e cento eventi, sostenuti da un migliaio di volontari che hanno donato un totale di 23mila ore. Un esercito indispensabile per la riuscita della Capitale. Record di visitatori anche nelle principali istituzioni culturali di Brescia (Santa Giulia, Parco archeologico, Pinacoteca Tosio Martinengo, Castello, Museo di Scienze naturali) e Bergamo (Accademia Carrara, Gamec, Museo delle storie, Museo di scienze): 470mila con una crescita del 74%. Straordinario successo anche per i teatri: gli spettacoli del Grande, del Ctb e del Donizetti sono stati seguiti da 151mila spettatori contro i 119mila del 2019 (periodo pre Covid). Quanto agli eventi più frequentati, segnaliamo le 40mila persone (divise equamente fra le due città) nel giorno inaugurale del 21 gennaio e i 640mila della Festa delle luci (anch’esse spartite a metà).
Mobilitazione
«I dati di questi primi sei mesi ci entusiasmano», ha commentato la sindaca Castelletti. «I numeri, tuttavia, non dicono tutto su questo progetto lungo tre anni, che ha coinvolto migliaia di persone». Ci sono state una grande mobilitazione e «una enorme partecipazione dei bresciani e dei bergamaschi, che prima sono stati coinvolti attivamente nella progettazione, poi si sono resi disponibili con grande generosità come volontari ad accogliere i visitatori e ad attivarsi nella promozione degli eventi». Brescia e Bergamo, secondo Castelletti, «hanno imparato a parlarsi, a costruire ponti, relazioni, a scambiarsi esperienze». Un processo che «non finirà con la Capitale. L’obiettivo è rilanciare questa collaborazione oltre il 2023: abbiamo già buone idee».
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