L'appello dell'Avis Brescia: «Manca sangue, interventi sospesi»

Non è la prima volta che l'Avis provinciale di Brescia si trova a dover fare appelli ai donatori perché mancano scorte di sangue. Ma in poche occasioni gli ospedali erano addirittura arrivati a sospendere gli interventi programmati.
Il 2021 inizia nel segno dell'emergenza: «La carenza maggiore è per lo 0 positivo e lo 0 negativo - spiega il presidente dell'Avis provinciale, Gabriele Pagliarini -. Non è una novità per il periodo delle feste, un calo della raccolta è sempre stato registrato. Il problema è che in questi casi ci appoggiamo al sistema regionale, ma oggi anche le altre province sono in sofferenza».
Al Civile, dunque, dove ha sede il dipartimento a cui afferisce il sangue raccolto dall'Avis per essere poi lavorato e smistato sul territorio, gli interventi programmati fino all'11 gennaio sono stati sospesi e riprogrammati. Stessa sorte per le operazioni in calendario negli altri ospedali bresciani. Il sangue che c'è è indispensabile per le emergenze e i pazienti cronici, di più al momento non si può fare.
Da qui, la chiamata agli oltre 30mila avisini bresciani perché vadano a donare. «Donare il sangue è sicuro anche in tempo di Covid» assicura Pagliarini. Ma che un po' di paura a uscire di casa ci sia è evidente: ieri nel centro provinciale di Brescia erano attesi 90 donatori, tutti su appuntamento con prenotazione, ma alla fine se ne sono presentanti solo 50.
Come detto, la sofferenza maggiore riguarda il gruppo 0 positivo e il gruppo 0 negativo, ma inizia a scarseggiare anche il gruppo A positivo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
