Ius soli, nel Bresciano trentamila ragazzi in attesa

Tanti sono i ragazzi stranieri nati in Italia, residenti in città e provincia che potrebbero chiedere ed ottenere la cittadinanza
IN 30MILA IN ATTESA DI UN Sì
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In trentamila per un sì. Tanti sono i ragazzi stranieri nati in Italia residenti in città e provincia che potrebbero chiedere ed ottenere cittadinanza e passaporto italiano qualora passasse la nuova disciplina sullo Ius Soli, incagliata per ora al Senato dopo il no di alternativa Popolare di angelino Alfano.

Il dato è frutto di una stima, e in quanto tale non affidabile al centesimo, ma dà ugualmente la misura dell’impatto che il disegnodilegge discusso in questi mesi in parlamento avrebbe sul nostro territorio. Nelle condizioni di chiedere la cittadinanza italiana oggi ci sono più minorenni nel Bresciano che nell’intera Sicilia, in tutta la Campania, ma anche nella Liguria di lervante e d ponente. Saremmo solo all’inizio. Le stime infatti prevedono un potenziale incremento annuo, per la sola provincia bresciana, di duemila cittadini.

La normativa, sulla quale le Camere si sono recentemente spaccate, prevede che possano chiedere la cittadinanza i minorenni nati in Italia se almeno uno dei due genitori si trova legalmente nel nostro paese da almeno cinque anni.

In base allo Ius Culturae, anche questo al vaglio del Parlamento in questi mesi, invece potranno chiederla anche i minorenni stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni che abbiano frequentato le scuole italiane per cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico. In tutto il Paese in queste condizioni si trovano 800mila ragazzi. Tutti in attesa di un sì che fa discutere la politica da quasi tre lustri e che, in queste settimane, ha fatto parlare molto anche a Brescia. A partire dai diretti interessati.  

 

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