Insonni, golosi, turnisti: la vita di chi non dorme di notte

Dopo lo storico Mimmo arriva il «5» in via Milano. E al Carrefour anche alle 3 ci sono clienti nelle corsie
Ahmed, al lavoro in via Orzinuovi - © www.giornaledibrescia.it
Ahmed, al lavoro in via Orzinuovi - © www.giornaledibrescia.it
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C’è una città che sta sveglia quando tutti gli altri vanno a dormire. Un baluardo per turnisti, insonni e misantropi di vario genere. Per chi odia le resse, per chi s’improvvisa pasticciere a mezzanotte ma si ritrova con due uova di meno e per chi si sente solo e cerca d’ingannare il tempo. Per Mimmo, che da nove anni presidia h 24 via Orzinuovi col suo negozio di frutta, verdura e alimentari vari, l’estate è una stagione buona. Racconta Ahmed: «Molti vengono per rinfrescarsi con una fetta d’anguria o melone anche a notte fonda. Altri per la nostra mozzarella. Abbiamo habituè che amano la calma e il silenzio. Molti sono della zona, altri vengono da Flero, Orzinuovi, Gussago. Anche in inverno lavoriamo tanto, ma col freddo e il buio viene meno gente. Chi passa compra arance, clementine e tanti tipi di mele diverse. Non chiudiamo mai, nemmeno a Natale. In tanti anni solo l’evacuazione per la bomba nel 2011 ci ha costretto a un giorno di pausa».

Ahmed, egiziano come il titolare Mimmo, chiacchiera e serve a una ragazza lattuga, pinoli e un succo di melograno. «Nel tempo ci siamo ingranditi, abbiamo anche il parcheggio, e possiamo offrire prezzi sempre più convenienti. Qui intorno ci sono tanti locali che si riforniscono da noi». Qui all’una di notte sembra ancora mattina: le pesche brillano, gli scaffali luccicano e Mimmo in città ormai lo conoscono tutti. Altri egiziani, da qualche mese, hanno aperto in via Milano il «5». A metà strada. «Adesso siamo aperti 24 ore - dice un dipendente parecchio guardingo - ma fra un po’ non si sa».

 

La farmacia Bravi  - © www.giornaledibrescia.it
La farmacia Bravi - © www.giornaledibrescia.it

 

La notte il «5» vende frutta e la mattina anche carne, oltre a bibite e qualche articolo di casalinghi. Sono gli stranieri spesso a garantire un presidio nella notte coi loro piccoli market. A metà di via Corsica c’è il «Pelia». Al banco un signore gentile assicura che sta per chiudere, ma sono già le due. Ci vende due bottiglie d’acqua a 1,20 euro e ci domandiamo se non abbia sbagliato a far di conto. Lui sorride e accenna: «Non vi piace la birra?».

In via Rizzo «Il SuperMercato dei Fiori» ammicca nel buio: luci accese, cancelli aperti e fiori esposti senza timidezze. Entriamo e un uomo assonnato davanti a una tv ci dice che il negozio ha chiuso alle 20, ma la sensazione è che non negherebbe l’acquisto di una delle piante in bella mostra a bordo strada. Ma per i regolari della notte e gli irriducibili della spesa antelucana, la stella polare resta il Carrefour di via Crocifissa. Nonostante la distesa di bottiglie vuote all’esterno qui gli alcolici non si vendono dalle 23.30 alle 6 del mattino.

 

Le  3 di notte al Carrefour di via Crocefissa - © www.giornaledibrescia.it
Le 3 di notte al Carrefour di via Crocefissa - © www.giornaledibrescia.it

 

Con buona pace di una ragazza bionda in abitino arancio che alle amiche incredula domanda: «Ma quindi se voglio prendere da bere per fare una festa adesso a casa pöde mìa?». Forse dovremmo indicarle la strada del «Pelia». Che ha un gemello in fondo a via Milano, qualche metro dopo l’Esselunga verso il Mella.

Al Carrefour sono le 3 di una notte d’agosto e in pochi minuti entrano in 8. Due ragazzini si comprano pacchetti di caramelle gommose, mentre una coppia ha il carrellino pieno. Sono tornati dalle ferie, spiegano, il frigo è vuoto e la città deserta. Perché non approfittare dell’orario continuato? A far la vera spesa qui la notte ci vengono i turnisti delle fabbriche, i medici del Civile e qualche vicino affezionato all’orario anticonvenzionale. Per il resto si tratta di un servizio all’emergenza: papà in cerca di pannolini, insonni in preda ad attacchi di fame. Una giovane donna ha nel cestello un burger vegano e un succo all’albicocca. Sono le 3 passate. Sarà la colazione o uno spuntino di mezza estate?

 

Nelle palestre aperte tutta la notte - © www.giornaledibrescia.it
Nelle palestre aperte tutta la notte - © www.giornaledibrescia.it

 

Non è solo il paradiso degli amanti del fitness, dei cultori dell’addominale definito, del gluteo sodo e dei fissati del deltoide pompato. La palestra aperta 24 ore su 24 è la nuova frontiera dell’esercizio fisico anche per gli insonni, quelli che trascorrono ore di veglia con gli occhi sbarrati, e che il tapis roulant aiuta a trovare un po’ di sollievo.

A Brescia, dove già esiste l’HutFit aperta 24 ore su 24 in via Pietro Wuhrer, dalla seconda metà di settembre approda FitActive, un giovane franchising che promette fitness per tutti ad ogni ora e a prezzi contenuti. La sede, in fase di costruzione, occuperà circa 1.000 metri quadri in via Oberdan 6B, a poca distanza dall’Ospedale Civile e dalle aule dell’Università degli Studi. «Siamo aperti tutti i giorni e tutte le notti. Non chiudiamo mai - assicura uno dei titolari della catena di palestre - . Ovviamente a presidiare la struttura c’è sempre qualcuno, in particolare la notte. Così sono garantite la sicurezza e anche l’assistenza alle attività fisiche. I corsi di gruppo, invece, si limitano alle fasce di maggior affluenza e terminano generalmente alle 21».

Non hanno orario invece le lampade abbronzanti, installate direttamente dentro gli spogliatoi, le poltrone relax, la pedana vibrante da sfruttare dopo una sessione di esercizio e le bevande energetiche sempre a disposizione dei clienti. «Sono servizi che mettiamo a disposizione di chi frequenta le nostre palestre: al momento abbiamo 33 centri in Italia e a settembre abbiamo in programma alte nove aperture, fra cui quella di Brescia».

E in tutte queste palestre, assicurano i titolari, la notte è giovane sulla cyclette. «Non credevamo neppure noi ci sarebbe stata tanta affluenza. Fino all’una ci sono sempre una quindicina di utenti, e anche più tardi c’è sempre qualcuno. Sono soprattutto turnisti che escono dalle fabbriche, dai centralini o dagli ospedali, ma anche chi ha difficoltà a dormire, chi ama la tranquillità o lavorando su turni flessibili dorme di giorno e vive di notte». Da qui la scelta di aprire il primo FitActive vicino all’ospedale. «Sono previste, in un futuro imminente, altre aperture per facilitare ai bresciani l’accesso al mondo del fitness».

 

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