Inseguimento in tangenziale, carcere per l'evaso che aveva speronato la Locale

Ha riportato fratture a braccia e gambe e resta piantonato in ospedale a Brescia
La moto guidata dal fuggitivo evaso dai domiciliari - Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
La moto guidata dal fuggitivo evaso dai domiciliari - Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
AA

È stato sottoposto a diverse operazioni per ridurre le fratture che nella caduta ha rimediato alle braccia e alle gambe ma è fuori pericolo il 51enne albanese che venerdì pomeriggio ha seminato il panico in tangenziale fuggendo tallonato dai motociclisti della Locale. Mentre lui resta piantonato in ospedale, in Tribunale si è tenuta l’udienza per direttissima in cui gli sono stati contestati anche i reati relativi all’evasione, al possesso di cocaina e all’uso di targhe contraffatte oltre alla resistenza a pubblico ufficiale.

In aula infatti si è anche chiarito cosa è accaduto. L’uomo era agli arresti domiciliari per reati di droga ma da oltre un anno si è reso irreperibile, diventando a tutti gli effetti un latitante. Venerdì pomeriggio era in sella ad una moto che montava una targa contraffatta e il sistema automatico della Polizia Locale ha segnalato alla pattuglia di motociclisti che l’ha incrociato la differenza di marca e modello.

Nel vedere la pattuglia invertire la marcia, il latitante ha aperto al massimo. Da via Serenissima verso Rezzato e poi Mazzano toccando velocità folli nel traffico dell’ora di punta. A Mazzano ha invertito la marcia e infilato la tangenziale Sud in direzione Milano. Dalla centrale è stato chiesto alle pattuglie di mettersi sulla Sud per rallentare il traffico e limitare i pericoli per gli altri automobilisti. Mentre una delle pattuglie si posizionava sulla rampa che collega la Sud con la Ovest la moto è arrivata a fortissima velocità, l’ha urtata e l’uomo è finito contro il guard rail, fratturandosi braccia e gambe.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia