Inquilino abusivo a Mompiano, chiesti due anni di carcere

L'uomo era barricato in casa da anni: ora è accusato di minaccia aggravata, danneggiamento e porto abusivo di arma
La bifamiliare della coppia
La bifamiliare della coppia
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Due anni di carcere senza la sospensione della pena.

È quanto ha chiesto il pubblico ministero di Brescia per il 42enne inquilino abusivo della villetta bifamiliare di Mompiano di proprietà di una giovane coppia che per anni non è riuscita a tornare in possesso dell’abitazione perché l’inquilino si era di fatto barricato in casa senza averne più titolo. 

La casa di via Verginella era stata liberata a marzo dell'anno scorso, dopo che l'uomo è stato convinto dai suoi legali, dal Comune di Brescia e dalla Prefettura. Viveva lì dentro da due anni senza corrente e senza acqua. «Sono rimasto lì dentro perché non avevo soldi - aveva spiegato pochi giorni dopo -. Ho perso il lavoro, non sapevo dove andare ed ero disperato. Non mi vergogno a dirlo, ma non avevo alternative». Dopo aver liberato la villetta, il 40enne di origine cremonese si è spostato in un appartamento messo a disposizione dal Comune di Brescia, che lo ha aiutato a pagare le spese.

Per Silvia e Paolo, i proprietari di casa, era stata la fine di un incubo: avevano anche rinviato il loro matrimonio - avevano raccontato al Giornale di Brescia - perché non potevano accedere alla villetta dove avrebbero voluto abitare.

L’uomo era accusato di minaccia aggravata, danneggiamento e porto abusivo di arma. La sentenza è prevista il 25 gennaio.

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