Inno di Mameli precario da 70 anni: è ora di renderlo ufficiale?

È l’inno provvisorio della Repubblica italiana da ben settant’anni: è arrivata l’ora di ufficializzarlo? Diteci la vostra
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È l’inno provvisorio della Repubblica italiana da ben settant’anni. Composto nell’autunno del 1847 da un Goffredo Mameli infervorato dai moti del periodo, in particolare da quello di Genova, venne musicato da Michele Novaro.

Parliamo, ovviamente, del Canto degli italiani, altrimenti detto Inno di Mameli. Precario da decenni, anche se lo scorso agosto è stata presentata una proposta nella Commissione affati costituzionali della Camera per renderlo l’inno ufficiale. Voi che ne dite? È arrivata l’ora di ufficializzarlo?

EMBED [L'Inno di Mameli va mantenuto o cambiato?]

 

Ecco il testo

Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è desta, 
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa. 
Dov'è la Vittoria? 
Le porga la chioma, 
che schiava di Roma 
Iddio la creò. 
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò. 
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò, sì! 

Noi fummo da secoli 
calpesti, derisi, 
perché non siam popoli, 
perché siam divisi. 
Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme: 
di fonderci insieme 
già l'ora suonò.
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò, sì! 

Uniamoci, uniamoci, 
l'unione e l'amore 
rivelano ai popoli 
le vie del Signore. 
Giuriamo far libero 
il suolo natio: 
uniti, per Dio, 
chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò, sì! 

Dall'Alpe a Sicilia, 
Dovunque è Legnano; 
Ogn'uom di Ferruccio 
Ha il core e la mano; 
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla; 
Il suon d'ogni squilla 
I Vespri suonò.
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò, sì! 
 
Son giunchi che piegano 
Le spade vendute;
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia
E il sangue Polacco
Bevé col Cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò, sì! 

 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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